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Appunti di Teoria dell'Informazione e Codici - Università di Palermo

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Co<strong>di</strong>ci Ciclici 133<br />

Teorema 19.1<br />

Con<strong>di</strong>zione necessaria e sufficiente affinché un co<strong>di</strong>ce sia ciclico è che<br />

ideale <strong>di</strong> .<br />

***********<br />

( ) sia un<br />

19.3 - Polinomio generatore <strong>di</strong> un co<strong>di</strong>ce ciclico<br />

Ci convinciamo facilmente del fatto che il sottoinsieme <strong>di</strong> costituito<br />

dall’unione <strong>di</strong> tutti i laterali <strong>di</strong> che appartengono ( ) , in virtù della<br />

(19.2.2), è un ideale, ma tutti gli ideali <strong>di</strong> sono principali (ve<strong>di</strong> Teorema 18.1),<br />

esiste cioè un polinomio <strong>di</strong> grado minimo che li genera, tale polinomio apparterrà<br />

evidentemente a ( )<br />

( )<br />

in particolare potremmo scegliere in quest'ultimo<br />

l’unico polinomio monico <strong>di</strong> grado minimo, sia ( ). Rileviamo che il grado <strong>di</strong> ( )<br />

dovrà necessariamente essere per un co<strong>di</strong>ce .<br />

Abbiamo visto che ( ) , quin<strong>di</strong>, in virtù del Teorema 18.2, ( )<br />

deve essere un <strong>di</strong>visore <strong>di</strong> , ne <strong>di</strong>scende che un co<strong>di</strong>ce ciclico esiste se e<br />

solo se pensato come polinomio a coefficienti nel campo si può scomporre<br />

nel prodotto tra due polinomi uno dei quali <strong>di</strong> grado .<br />

19.4 - Polinomio <strong>di</strong> parità <strong>di</strong> un co<strong>di</strong>ce ciclico<br />

Nel paragrafo precedente abbiamo visto che se<br />

( ) ( ) genera un co<strong>di</strong>ce<br />

ciclico ( ), allora deve esistere<br />

( ) ( )<br />

( ) ( ) ( ) ( ) (19.4.1)<br />

D’altro canto nel precedente capitolo abbiamo visto che ogni parola <strong>di</strong> un co<strong>di</strong>ce<br />

polinomiale può essere scritta nella forma:<br />

( ) ( ) ( ) ( ) (19.4.2)<br />

dove a x è un qualsiasi polinomio appartenente a<br />

( )<br />

. Risulta:<br />

( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( ) ( )( )<br />

(19.4.3)<br />

( )( ) ( )<br />

Poiché la precedente è vera per tutti e soli i polinomi <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce, ne <strong>di</strong>scende che<br />

( ) ( ), o un qualunque altro polinomio <strong>di</strong> che lo contenga come fattore senza<br />

contenere , può essere utilizzato per effettuare il controllo <strong>di</strong> parità nel caso in<br />

cui si intenda utilizzare il co<strong>di</strong>ce esclusivamente per la rivelazione dell’errore.<br />

(<br />

Il polinomio ( )( ) ) ( ) ( ) ha tutti i coefficienti <strong>di</strong> grado<br />

maggiore <strong>di</strong> e minore <strong>di</strong> nulli. Questa osservazione ci permette <strong>di</strong> scrivere le

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