Appunti di Teoria dell'Informazione e Codici - Università di Palermo
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22 Capitolo - 3 - <strong>Appunti</strong> <strong>di</strong> <strong>Teoria</strong> dell’Informazione e Co<strong>di</strong>ci<br />
- l’insieme è detto insieme dei vertici ;<br />
- l’insieme è detto insieme dei lati e definisce una relazione (detta <strong>di</strong> a<strong>di</strong>acenza)<br />
su<br />
- a ciascun vertice <strong>di</strong> un grafo si può associare un grado definito come il numero <strong>di</strong> lati in cui<br />
esso appare;<br />
- un percorso <strong>di</strong> lunghezza è definito come una sequenza <strong>di</strong> vertici , tali che<br />
( ) , ;<br />
- un grafo è detto connesso se comunque scelti due vertici <strong>di</strong>stinti esiste un percorso tra essi;<br />
- un ciclo è un percorso in cui il primo e l’ultimo vertice coincidono;<br />
- un albero è un grafo connesso senza cicli;<br />
- in un albero i no<strong>di</strong> <strong>di</strong> grado uno sono detti foglie;<br />
- un albero ha ra<strong>di</strong>ce se uno dei vertici viene etichettato come tale;<br />
- un albero binario è un albero con ra<strong>di</strong>ce in cui nessun vertice ha grado maggiore <strong>di</strong> tre e la<br />
ra<strong>di</strong>ce ha grado non maggiore <strong>di</strong> due;<br />
- per or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> un vertice si intende la lunghezza del percorso che lo connette alla ra<strong>di</strong>ce, i<br />
vertici <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne a<strong>di</strong>acenti ad un nodo <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne sono detti figli ed il vertice che li<br />
connette è detto padre.<br />
Un metodo per costruire un co<strong>di</strong>ce che sod<strong>di</strong>sfi la regola del prefisso è definire un albero binario<br />
avente foglie ed associare ai vertici stringhe binarie <strong>di</strong> lunghezza pari al loro or<strong>di</strong>ne secondo le<br />
seguenti regole:<br />
- alla ra<strong>di</strong>ce si associa la stringa vuota<br />
- ai vertici figli si associano stringhe <strong>di</strong>stinte ottenute a partire da quelle associate ai vertici<br />
padri, giustapponendovi rispettivamente i simboli ‘0’ ed ‘1’.<br />
Al termine della costruzione, le foglie dell’albero hanno associate parole <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce che<br />
sod<strong>di</strong>sfano la regola del prefisso. E’ utile notare che la <strong>di</strong>seguaglianza <strong>di</strong> Kraft è sod<strong>di</strong>sfatta per<br />
costruzione. In particolare lo è come uguaglianza nel caso in cui il numero <strong>di</strong> vertici dell’albero sia<br />
.<br />
3.5 - Limite Inferiore per la Lunghezza <strong>di</strong> un Co<strong>di</strong>ce.<br />
messaggio<br />
Forti del precedente risultato consideriamo la seguente funzione del generico M-<br />
( )<br />
( )<br />
∑ ( ˜ )<br />
˜ A<br />
(3.5.1)<br />
( ) sod<strong>di</strong>sfa tutte le con<strong>di</strong>zioni per poter essere la dmp <strong>di</strong> una M-upla <strong>di</strong> variabili<br />
aleatorie <strong>di</strong>screte che assumono valori appartenenti all’alfabeto , pertanto, tenendo<br />
conto della (1.3.6), si può scrivere:<br />
( ) ∑ ( )<br />
A<br />
∑ ( )<br />
( )<br />
A<br />
( )<br />
∑ ( )<br />
A<br />
( )<br />
∑ ( ) ∑ ( ˜ )<br />
A<br />
˜ A<br />
(3.5.2)<br />
∑ ( ) ( ) ( ∑ ( ˜ ) ) ( ∑ ( ˜ ) )<br />
A<br />
˜ A<br />
˜ A<br />
La <strong>di</strong>suguaglianza <strong>di</strong> Kraft ci garantisce che il logaritmo all’ultimo membro della<br />
precedente non è positivo, se ne conclude che vale la <strong>di</strong>suguaglianza<br />
( ) (3.5.3)<br />
che, se la sorgente è stazionaria, comporta: