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Appunti di Teoria dell'Informazione e Codici - Università di Palermo

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La Co<strong>di</strong>fica <strong>di</strong> Sorgente 21<br />

Per <strong>di</strong>mostrare tale teorema ci serviremo <strong>di</strong> una con<strong>di</strong>zione necessaria alla<br />

deco<strong>di</strong>ficabilità <strong>di</strong> un co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> sorgente, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quella del prefisso che, come<br />

già detto, è invece una con<strong>di</strong>zione sufficiente.<br />

3.4 - La Disuguaglianza <strong>di</strong> Kraft.<br />

Consideriamo una sorgente DMS con alfabeto <strong>di</strong> car<strong>di</strong>nalità ed un generico<br />

co<strong>di</strong>ce per gli M-messaggi emessi da essa. Comunque scelto vale l’identità:<br />

( ∑ ( ) ) ∑ ∑<br />

A<br />

A A<br />

A<br />

∑ ( ( ) ( ) ( ))<br />

(3.4.1)<br />

la sommatoria ad ultimo membro della precedente può anche essere calcolata<br />

“accorpando” i termini con uguale esponente. A tale scopo in<strong>di</strong>chiamo con la<br />

massima lunghezza raggiunta dalle parole <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce. Il massimo esponente che può<br />

comparire nell’ultimo membro della (3.4.1) vale quin<strong>di</strong> . Ciò premesso, possiamo<br />

scrivere:<br />

( ∑ ( ) ) ∑ (3.4.2)<br />

A<br />

essendo il numero <strong>di</strong> stringhe <strong>di</strong> bit che si possono ottenere giustapponendo<br />

parole <strong>di</strong> co<strong>di</strong>ce.<br />

Se preten<strong>di</strong>amo che il co<strong>di</strong>ce sia univocamente deco<strong>di</strong>ficabile, dovrà necessariamente<br />

essere , se così non fosse, esisterebbero certamente almeno due<br />

sequenze <strong>di</strong> M-messaggi co<strong>di</strong>ficate con la stessa stringa binaria <strong>di</strong> bit.<br />

La considerazione fatta suggerisce per la (3.4.2) la seguente maggiorazione:<br />

( ∑ ( ) ) ∑ ∑ (3.4.3)<br />

A<br />

Osserviamo che la precedente deve valere per ogni e, visto che il primo membro, se<br />

crescesse con lo farebbe esponenzialmente, non può essere sod<strong>di</strong>sfatta a meno che<br />

non risulti<br />

∑ ( )<br />

A<br />

(3.4.4)<br />

la precedente va sotto il nome <strong>di</strong> Disuguaglianza <strong>di</strong> Kraft ed in quanto con<strong>di</strong>zione<br />

necessaria all’univoca deco<strong>di</strong>ficabilità costituisce un vincolo sulla <strong>di</strong>stribuzione delle<br />

lunghezze delle parole d’un co<strong>di</strong>ce.<br />

Esempio 3.1<br />

Premesso che:un grafo è definito da una coppia d’insiemi ( );

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