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Appunti di Teoria dell'Informazione e Codici - Università di Palermo

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10 Capitolo - 1 - <strong>Appunti</strong> <strong>di</strong> <strong>Teoria</strong> dell’Informazione e Co<strong>di</strong>ci<br />

(1.2.3)<br />

In pratica scegliere la base nella (1.2.2) equivale a scegliere una particolare unità <strong>di</strong><br />

misura. La potenza <strong>di</strong> un motore non cambia se viene misurata in KW o in HP, anche<br />

se espressa in cavalli è più accattivante.<br />

Nella <strong>Teoria</strong> dell’Informazione si utilizzano tipicamente due basi per il logaritmo<br />

che compare nella (1.2.2) la base se si intende misurare l’informazione il nat, o la<br />

base se la si vuole misurarla in bit (binary information unit non binary <strong>di</strong>git).<br />

Ad esempio nel caso del lancio <strong>di</strong> una moneta non truccata al manifestarsi dell’evento<br />

è associata un’informazione pari a – o a –<br />

L’utilizzo del bit come unità <strong>di</strong> misura è <strong>di</strong> regola preferito dal momento che la<br />

quasi totalità dei moderni sistemi <strong>di</strong> informazione utilizza sistemi <strong>di</strong> calcolo che<br />

lavorano in base 2 e che i dati tra computer vengono scambiati tipicamente sotto forma<br />

<strong>di</strong> parole binarie. In quel che segue il logaritmo naturale verrà in<strong>di</strong>cato con ed il<br />

logaritmo in base con omettendo cioè l’in<strong>di</strong>cazione della base.<br />

1.3 - Sorgenti d’Informazione<br />

Una sorgente d’informazione, è un sistema che emette in modo più o meno<br />

casuale sequenze d’elementi appartenenti ad un assegnato insieme, l’alfabeto della<br />

sorgente. Come vedremo, la natura dei simboli è del tutto inessenziale per lo sviluppo<br />

della teoria, potremo quin<strong>di</strong> sempre pensare che l’alfabeto sia numerico, cioè che la<br />

sorgente emetta una sequenza <strong>di</strong> variabili aleatorie, che, se l’insieme è finito, saranno <strong>di</strong><br />

tipo <strong>di</strong>screto. In alternativa possiamo sempre pensare <strong>di</strong> definire sull’insieme dei<br />

simboli emessi, che costituisce in sostanza l’insieme dei risultati <strong>di</strong> un esperimento<br />

casuale, una V.A. biettiva.<br />

Un sistema <strong>di</strong> trasmissione ha il compito <strong>di</strong> recapitare dei dati in modo affidabile<br />

da un emissario a un destinatario. Il grado d’affidabilità del sistema può essere<br />

caratterizzato dal numero d’errori da cui è me<strong>di</strong>amente afflitto.<br />

Si osservi che emissario e destinatario possono anche trovarsi nello stesso luogo ed<br />

essere ad<strong>di</strong>rittura lo stesso soggetto, come ad esempio avviene nel caso della<br />

memorizzazione <strong>di</strong> dati, che si auspica possano essere utili in futuro, su un supporto<br />

fisico.<br />

L’emissario in sostanza è una sorgente d’informazione che può generare segnali<br />

a tempo continuo o <strong>di</strong>screto.

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