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4.3.1 Sintesi e raccomandazioni - Biblioteca Medica

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6.2.2.1.1.4. Volume prostatico<br />

La terapia con finasteride offre significativi risultati nella riduzione del volume prostatico<br />

che si attesta attorno al 12-21% [4-9]. {TAVOLA 6.2.2-2}.<br />

6.2.2.1.1.5. Ritenzione urinaria acuta (RAU)<br />

Finasteride riduce il rischio di ritenzione urinaria acuta del 34-57%[1,5,18-21]. Tale<br />

effetto è direttamente proporzionale alla presenza di fattori di rischio per progressione di<br />

malattia: riduzione del 63% per PSA >1,4, e del 61% e del 74% per volumi rispettivamente<br />

>40 mL e >58 mL [5,18,20,21] L’efficacia di finasteride nel prevenire un episodio di RAU<br />

è inoltre dipendente dalla durata del trattamento: da 49 soggetti da trattare per 24 mesi per<br />

evitare un evento sfavorevole 26 pazienti per un trattamento di 48 mesi [13].<br />

6.2.2.1.1.6. Trattamenti chirurgici<br />

Il rischio di dover subire un intervento chirurgico per IPB viene ridotto dalla terapia con<br />

finasteride del 40-55% circa[1,18,19]. Come per il rischio di RUA tale effetto dipende sia<br />

dalla presenza di fattori di rischio (PSA e volume prostatico aumentati) sia dalla durata del<br />

trattamento[13]. Tale parametro è meno attendibile del precedente a causa delll’assenza di<br />

indicazioni standardizzate all’intervento.<br />

6.2.2.1.2. FINASTERIDE E PSA<br />

Il trattamento con finasteride non maschera l’evidenziazione di un’eventuale neoplasia<br />

prostatica [22,23], posto che vengano raddoppiati i valori di PSA rilevati nei pazienti sotto<br />

trattamento [22].<br />

6.2.2.1.3. EFFETTI COLLATERALI<br />

Le più comuni reazioni avverse associate alla terapia con finasteride sono quelle che<br />

incidono sulla sfera sessuale, per le quali si rimanda al capitolo apposito (VEDI 7.2.1.2.1.)<br />

L’incidenza totale delle altre reazioni avverse e il tasso di abbandono dagli studi non si<br />

differenziano, o sono addirittura minori[5,11], rispetto ai gruppi di controllo con placebo<br />

[2,4,5,7,13].<br />

6.2.2.2. Dutasteride<br />

Dutasteride è un inibitore competitivo dell’enzima 5-a-reduttasi isoenzima tipo I e II.<br />

che riduce i livelli di DHT intorno al 90% [24,25].<br />

Il farmaco comporta miglioramenti dei sintomi, del Qmax, e del BPH Impact Index<br />

statisticamente superiori a placebo [24-26]. A due anni dall’inizio della terapia il punteggio<br />

sintomatologico (AUA-SS) si riduce in media di 4,5 punti contro una diminuzione di 2,3<br />

punti riscontrata nel braccio controllo con placebo [25]. Dutasteride riduce maggiormente il<br />

BPH Impact Index rispetto al gruppo controllo e tale differenza ha il conforto della<br />

significatività statistica a partire dal sesto mese di trattamento [26]. Il Qmax migliora signifi-<br />

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