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4.3.1 Sintesi e raccomandazioni - Biblioteca Medica

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una procedura più sicura rispetto alla TURP [4,5,14,17,19,24-27,30,31,38]. Gli svantaggi<br />

sono un notevole aumento del tempo di cateterismo (fino a 120 giorni) e della percentuale di<br />

disuria postoperatoria (fino all’80%) [4,5,7,12,24,30,31,43] (LIVELLO DI PROVA III)<br />

Nessun studio ha mai evidenziato la comparsa di impotenza o incontinenza. L’eiaculazione<br />

retrograda è stata riportata con un’incidenza fino al 22% [4,5,14,17,19,24-27,30,31,38]<br />

(LIVELLO DI PROVA III).<br />

Per quanto riguarda la durata dell’efficacia clinica, questa può essere meglio giudicata<br />

sulla base degli studi con follow up a lungo termine. Kabalin ha pubblicato nel 1996 la sua<br />

esperienza di follow up a 3 anni, che però comprendeva solo 10 pazienti con tale follow up,<br />

contro 120 pazienti seguiti per 2 anni [45]. Il tasso di ritrattamento osservato dopo<br />

prostatectomia laser, approssimativamente il 2% per anno di follow up, sembrava paragonabile<br />

alla percentuale di reinterventi dopo TURP.<br />

Sono stati però pubblicati studi con un follow up più esteso: uno studio italiano retrospettivo<br />

su 36 pazienti sottoposti a prostatectomia laser side-fire Nd:Yag [38] riporta come, a<br />

distanza di 5 anni, il 43,8% di loro era stato rioperato in quanto nuovamente ostruito;<br />

ulteriori studi riportano percentuali di trattamento superiori alla TURP oppure presentano<br />

un elevatissimo tasso di pazienti persi al follow up [8,16,17,18,20,22,24,31].<br />

Questi dati suggeriscono pertanto cautela nelle indicazioni al trattamento laser, particolarmente<br />

in quei pazienti che potrebbero essere candidati alla TURP o alla TUIP; infatti,<br />

queste tecniche sembrano offrire migliori risultati a lungo termine e ed una efficacia<br />

paragonabile. (LIVELLO DI PROVA II-V)<br />

I migliori risultati vengono ottenuti in ghiandole di peso inferiore ai 50-60 g. (LIVELLO DI<br />

PROVA IV-V)<br />

6.4.1.3. Coagulazione laser interstiziale (ILC)<br />

L’ILC nella cura dei LUTS/IPB era stata proposta nel 1991 da Hofstetter [39]. Lo scopo<br />

dell’ILC è quello di ottenere una riduzione di volume della ghiandola per diminuire l’ostruzione<br />

uretrale ed i sintomi. La necrosi coagulativa viene provocata all’interno dell’adenoma,<br />

risparmiando la superficie uretrale.<br />

6.4.1.3.1. TECNICA OPERATORIA<br />

Le fibre impiegate nell’ILC emettono radiazioni laser a bassa potenza [42]. Le fibre più<br />

comunemente usate sono ITT light guideTM, Dornier, Diffusor-TipTM, Indigo. Per l’ILC<br />

vengono utilizzati il laser a diodi o Nd:YAG. L’ILC può essere effettuato usando l’accesso<br />

transuretrale, con anestesia locoregionale, locale o sistemica. La fibra laser viene introdotta con<br />

un cistoscopio nell’uretra. Il numero totale di applicazioni della fibra è dato dal volume e dalla<br />

conformazione della prostata.<br />

6.4.1.3.2. RISULTATI, COMPLICANZE, DURATA, E LIMITAZIONI<br />

Sono stati pubblicati numerosi studi comparativi tra ILC e TURP. Diversi studi hanno<br />

dimostrato l’efficacia dell’ILC sui sintomi e sull’ostruzione. Tutti gli studi hanno riportato<br />

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