4.3.1 Sintesi e raccomandazioni - Biblioteca Medica
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6.3.3.2. Risultati, complicanze, durata<br />
e limitazioni<br />
Trattandosi di metodica recente, in letteratura possono essere reperiti solo relativamente<br />
pochi lavori.<br />
Prendendo in considerazione gli studi con follow up di minimo 6 mesi che arruolino<br />
almeno 30 pazienti, sono stati reperiti 7 lavori: due del gruppo neozelandese di Gilling, uno<br />
del giapponese Matsuoka, uno di Kuntz su 120 pazienti randomizzati verso adenomectomia<br />
e follow up a 6 mesi, uno di Mottet e due di Vavassori [1,3,5,8,11,12,16].<br />
Prendendo però in considerazione gli studi con risultati a medio termine, si reperiscono<br />
solo lavori sulla metodica HoLRP: quelli di Matsuoka e del gruppo di Gilling con follow up<br />
a due anni [8,11].<br />
Nel lavoro retrospettivo di Matsuoka su 103 pazienti iniziali, solo 54 di loro avevano<br />
raggiunto un follow up di 12 mesi, e solo 11 pazienti un follow up di 3 anni [11]; cinque<br />
pazienti sono stati nuovamente operati 3 per ritenzione urinaria dopo rimozione del catetere<br />
e 2 per disuria a causa della contrattura del collo vescicale.<br />
Nello studio di Gilling, a due anni erano valutabili 86 pazienti su 120 randomizzati<br />
HoLRP vs TURP: gli autori non hanno osservato significative differenze tra i due gruppi per<br />
quanto riguarda il symptom score, il flusso massimo e le complicanze [8]. Questi dati sono<br />
confermati anche dal recente lavoro di Vavassori e da altri autori, pur con un follow up<br />
inferiore e/o su casistiche non controllate [1-3,5,6,9,12,13,16,17].<br />
Alla luce di un numero così grande di pazienti persi al follow up in alcuni lavori e del<br />
follow up ancora breve appare prematura l’affermazione che il laser ad Olmio possa sostituire<br />
i trattamenti convenzionali dei LUTS/IPB.<br />
L’HoLRP e la HoLEP sembrano pertanto ridurre i sintomi e migliorare significativamente<br />
il flusso urinario in pazienti selezionati, almeno a medio termine (LIVELLO DI PROVA III-V).<br />
Tuttavia, le tecniche sono procedure chirurgiche che richiedono un’esperienza<br />
endoscopica significativa e non possono essere considerate facili da imparare [4] (LIVELLO DI<br />
PROVA VI).<br />
Per la HoLEP inoltre non sembrano esservi limitazioni specifiche alla procedura; le dimensioni<br />
della prostata che può essere trattata dipendono dall’esperienza e dalla pazienza<br />
dell’urologo, come dimostrato da Kuntz nel suo lavoro prospettico randomizzato su 120<br />
prostate di peso superiore ai 100 g con follow up di 6 mesi e dal lavoro di Gilling su 36<br />
pazienti con prostate di volume > di 100 ml [2,10]. (LIVELLO DI PROVA III).<br />
Data la ridotta perdita ematica, possono essere trattati con sufficiente sicurezza pazienti<br />
in trattamento anticoagulante [1,2,5,6,8,12,16] (LIVELLO DI PROVA III-V).<br />
6.3.3.3. <strong>Sintesi</strong> e <strong>raccomandazioni</strong><br />
III<br />
In mani esperte i risultati dell’HoLEP (enucleazione laser ad Olmio) sembrano confrontarsi<br />
favorevolmente con quelli della prostatectomia a cielo aperto<br />
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