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4.3.1 Sintesi e raccomandazioni - Biblioteca Medica

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significativa.<br />

Dopo adenomectomia chirurgica lo stesso studio retrospettivo precedentemente citato<br />

[36] riporta un tasso di reintervento variabile fra 1,8% e 4,5% ad un follow - up di 8 anni.<br />

In altro studio retrospettivo su oltre 1000 pazienti [45] il tasso di ritrattamento era pari al<br />

3,3% contro il 6,3% per la TURP ad un follow - up di 8 anni. In uno studio retrospettivo di<br />

comparazione fra TURP (95% dei casi) ed adenomectomia chirurgica (5% dei casi) su oltre<br />

8.000 pazienti, il rischio di reintervento era pari al 7,6% per la TURP ed al 2,1% per la<br />

chirurgia tradizionale [46]. In uno studio randomizzato vs HOLEP la prostatectomia chirurgica<br />

mostrava un tasso di reintervento del 8,3% contro il 10% per il laser [16]. Nell’altro<br />

studio prospettico randomizzato vs TURP su 365 pazienti [21], la prostatectomia chirurgica<br />

aveva un tasso di reinterventi del 3,1% contro il 13,1% per la TURP ad un follow - up<br />

variabile fra 7 ed 8 anni.<br />

6.3.1.7.2. MORTALITÀ A LUNGO TERMINE<br />

La mortalità a lungo termine è stata spesso chiamata in causa, in particolare per la terapia<br />

transuretrale. In uno studio retrospettivo di comparazione fra TURP e chirurgia a cielo aperto<br />

[47] la TURP ha mostrato una mortalità cruda del 17,5% contro il 13,5% della chirurgia<br />

tradizionale; questa differenza veniva completamente annullata dall’aggiustamento in funzione<br />

delle comorbidità. Gli studi precedentemente citati a proposito del tasso di reinterventi<br />

[36, 46], riportano un rischio di morte a 5 anni [36] ed a 8 anni [46] dall’intervento di 1,45<br />

e 1,8 rispettivamente per la TURP, contro 1,1 per la chirurgia a cielo aperto.<br />

Da una revisione sistematica di oltre 65.000 pazienti sottoposti a terapia chirurgica per<br />

IPB [48], il maggior rischio di morte dopo TURP sarebbe da attribuire ad una maggiore<br />

incidenza di complicanze respiratorie e di carcinomi prostatici e vescicali. Due lavori retrospettivi<br />

su circa 240 pazienti il primo [49] e su circa 600 pazienti il secondo [28] riportano<br />

rispettivamente una mortalità comparabile nei due gruppi (TURP vs chirurgia) ma con una<br />

maggiore incidenza di complicanze nel gruppo chirurgico [49], ed una mortalità superiore<br />

per la chirurgia (1,5%) rispetto alla endoscopia (0,37%) [28]. Nell’unico studio randomizzato<br />

di comparazione fra TURP e prostatectomia chirurgica [21], l’intervento chirurgico per IPB<br />

(endoscopico o a cielo aperto) era complicato da un tasso di infarto del miocardio del 6%,<br />

decisamente superiore a quello della popolazione generale nella stessa fascia di età (2,5%); la<br />

mortalità complessiva dopo TURP era del 14,4% contro l’8,5% della chirurgia a cielo aperto.<br />

Questa differenza non era però statisticamente significativa.<br />

6.3.1.8. <strong>Sintesi</strong> e Raccomandazioni<br />

I<br />

I<br />

L’adenomectomia a cielo aperto e la TURP ottengono significativi miglioramenti soggettivi<br />

(questionari sintomatici) ed obiettivi (Qmax, RPM) che si mantengono nel<br />

tempo, con un accettabile rischio di complicanze a breve e lungo termine.<br />

La TUIP ottiene significativi miglioramenti soggettivi (questionari sintomatici) ed<br />

obiettivi (Qmax, RPM) nei pazienti con prostate di 20-30ml, con rischi di complicanze<br />

minori rispetto alla TURP e all’adenomectomia a cielo aperto, ma con tassi di reintervento<br />

lievemente più alti<br />

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