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4.3.1 Sintesi e raccomandazioni - Biblioteca Medica

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delle seguenti condizioni patologiche legate alla ostruzione cervico-uretrale da IPB [2,3,4]:<br />

- LUTS di entità media o severa resistenti alla terapia medica che abbiano un impatto<br />

sulla qualità di vita del paziente<br />

- Ritenzione urinaria cronica refrattaria alla terapia medica<br />

- Ritenzioni urinarie ricorrenti<br />

- Insufficienza renale cronica<br />

- Calcolosi vescicale<br />

- Ematuria ricorrente refrattaria alla terapia medica<br />

- Diverticolosi vescicale con complicanze di tipo settico<br />

- Infezioni urinarie ricorrenti<br />

La presenza di un cospicuo residuo postminzionale (RPM) può rappresentare una indicazione<br />

relativa alla disostruzione chirurgica, in particolare quando superi 1/3 della capacità<br />

vescicale globale.<br />

6.3.1.3. Preparazione all’intervento<br />

La profilassi antibiotica preoperatoria riduce sensibilmente il rischio di complicanze<br />

settiche intra e postoperatorie [2,3,4,5].<br />

In uno studio prospettico non randomizzato [6] la chirurgia prostatica transuretrale<br />

dimostra di indurre uno stato di ipercoagulabilità confermato da un accorciamento del APTT<br />

ed un aumento della attività fibrinolitica, con significativa crescita dei livelli di D - dimeri<br />

nelle 24 ore. I risultati di questo lavoro confermano come anche i pazienti sottoposti a<br />

chirurgia prostatica transuretrale siano a rischio di trombosi venosa profonda (TVP), descritta<br />

in circa il 10% dei pazienti sottoposti a chirurgia prostatica. La profilassi antitrombotica<br />

preoperatoria non dimostra d’altra parte di aumentare il rischio di sanguinamento<br />

intraoperatorio.<br />

La scelta dell’anestesia è dettata dalla tecnica chirurgica prescelta e dalle comorbidità del<br />

paziente; le tecniche transuretrali vengono realizzate nella grande maggioranza dei casi in<br />

anestesia locoregionale (epidurale, peridurale) [4]; il ricorso alla anestesia locoregionale riduce<br />

la morbilità della TURP, anche se non ne modifica in maniera sostanziale la mortalità ed i<br />

risultati [7]. Le tecniche a cielo aperto possono essere realizzate in anestesia locoregionale o<br />

generale, che di solito garantisce un miglior rilasciamento muscolare.<br />

6.3.1.4. Scelta della tecnica chirurgica<br />

La scelta della terapia chirurgica consiste fondamentalmente nel realizzare una terapia<br />

endoscopica transuretrale o chirurgica a cielo aperto; gli elementi che possono condizionare<br />

questa scelta sono legati essenzialmente alla esperienza dell’operatore, alle dimensioni della<br />

ghiandola prostatica ed a situazioni patologiche concomitanti (gravi stenosi uretrali, anchilosi<br />

delle anche ecc.).<br />

La Resezione prostatica transuretrale (TURP) rappresenta la tecnica chirurgica di rife-<br />

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