10.07.2015 Views

Archivio Storico PDF - archiviostorico.net

Archivio Storico PDF - archiviostorico.net

Archivio Storico PDF - archiviostorico.net

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

itorio dei marchesi alcuni insediamenti di tipo urbano: i borghi 65 , icui abitanti (burgenses), soggetti ai marchesi 66 , si dedicavano al commercioe all'artigianato. il potere dei marchesi, tuttavia, almeno formalmente,non era assoluto o arbitrario, ma regolato dalla legislazionedel regno d'italia e, soprattutto, dal diritto consuetudinario locale,menzionato in vari documenti. il 23 gennaio 1137 Tederata, vedovadel marchese Guelfo, promise ai Savonesi di rispettare le condizionivigenti per i villani 15 giorni prima della morte del marcheseugo, proprio suocero 67 . da deposizioni testimoniali rese nel 1211- 3risulta che chiunque avesse acquistato terra nel distretto di bosco85del giuramento prestato il 3 marzo 1192 dagli alessandrini al comune di Genova: IDEM,Ancora sull’origine dei marchesi di Gavi cit., p. 50, nota n. 87. Suo parente era probabilmenteGiovanni cane, presente tra i testi del trattato del 15 agosto 1172 tra il marchesealberto di Gavi e il comune di alessandria: IDEM, La tradizione documentariadell'accordo alessandrino-gaviese del 15 agosto 1172, in Rivista di Storia Arte eArcheologia per le Province di Alessandria e Asti, LXXXiii-LXXXiV, 1974-75, pp.253-263, alle pp. 255 e 260.65 Marengo (il 20 aprile 1109: cfr. Vi, nota n. 7), Voltaggio (il 4 gennaio 1127: ILibri iurium della Repubblica di Genova, Vol. 1/6, a cura di M. bibOLini, Fonti per laStoria della Liguria, Xiii, Genova, 2000, p. 63, n. 968), novi (nel gennaio del 1135: r.PaVOni, I marchesi del Bosco tra Genova e Alessandria cit., p. 10), aimero (1141: IDEM,Ancora sull’origine dei marchesi di Gavi cit., p. 30, nota n. 34), Parodi (nel 1148: cfr.V, nota n. 7), Gavi (il 12 aprile 1173, ma certo da molto tempo prima: cfr. iV, nota n.66).66 L’accordo concluso poco prima dell’aprile 1148 prevedeva che i burgenses delmarchese di Parodi giurassero la fidelitas castri al comune di Genova, subentrato almarchese nel possesso del castello (cfr. V, nota n. 7). Secondo il trattato del 12 aprile1173 il marchese alberto di Gavi e i suoi figli dovevano far giurare il suo rispetto a tantipropri burgenses, meliores et utiliores, di Gavi e di Monte reale, quanti avesse volutoil comune di Genova, i quali lo avrebbero aiutato anche contro il marchese alberto e isuoi figli se costoro non avessero osservato il trattato, essendo così sciolti, quantum adhoc articulum perti<strong>net</strong>, dall’obbligo della fedeltà: r. PaVOni, Ancora sull’origine deimarchesi di Gavi cit., p. 47, nota n. 78. Secondo gli accordi del 16 settembre 1202 perla vendita di Gavi al comune di Genova, un’ammenda di 20.000 lire, nonché la confiscadei loro beni e della loro quota del pedaggio, erano comminate ai marchesi se avesseroricevuto fidelitates burgensium Gavi; sembra che i burgenses di Gavi fossero considerativassalli perché due giorni dopo uno dei marchesi di Gavi fu nominato dai proprifratelli specialis missus ad petendum iuramenta et fidelitates quibus nobis tenenturhomines Alexandrie, pro Comuni vel diviso, et burgenses de Gavi ceterique vassallinostri qui nobis tenentur et tenebantur pro Gavi vel occasione Gavi et curie Gavi aScrivia infra (sulla sinistra del fiume): IDEM, p. 54, nota n. 93.67 r. PaVOni, L'organizzazione del territorio nel Savonese cit., p. 76, nota n. 38.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!