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185- un mornesino, uomo di Giacomo doria, cui spettano lire 6;- un gaviese, cittadino di Genovae due eccezioni a favore di coloro che hanno diritto ad esigereparticolari pedaggi a carico dei pavesi e degli astigiani:- niger de bosco, che può riscuotere dai pavesi, sulle merci diloro pertinenza transitanti per alessandria un pedaggio concesso glida questo comune di circa 32 lire di genovini, che non potrà tuttaviarecuperarsi sul sale;- ruffino de Sexano, Lanfranco Pullino e soci che analogamentepotranno riscuotere dagli astigiani, sulle merci di loro perti nenzatransitanti per alessandria un pedaggio concessogli da que stocomune di circa 32 lire di imperiali, che non potrà tuttavia recuperarsisul sale.é da rilevare la somma preoccupazione da parte genovese di tutelareil pro prio monopolio del commercio del sale. é anzi probabilmenteproprio con questo obiettivo che il comune di Geno va pattuiscedi escludere, per almeno un quinquennio, quegli iti nerari per luimeno controllabili, che da tempi antichissimi pas savano perMarcarolo, sboccando con più diramazioni su Mornese, casa leg gioe Lerma.il de Simoni reputa che l'accordo sia nato proprio per la mediazioneesercitata dal marchese monferrino, la qual cosa non risultaperaltro confermata dall'atto che interviene preliminar mente tra i duecomuni, dove è quello di alessandria che si rende garante della successivaadesione di Guglielmo Vii 4 , mentre è anzi, almeno formalmente,esplicita l'intercessione del comune a lessandrino. La mediazioneda parte di Guglielmo Vii è inoltre da ritenere men che probabilein quanto, nel corso dello stesso an no, prima del trattato traGenova ed alessandria, tomaso Malaspi na, certamente con il tacitoconsenso del comune di Genova, alla testa degli alessandrini e deitortonesi, aveva invaso le sue terre del pavese 5 .4 aSG, <strong>Archivio</strong> Segreto (Materie Politiche) n. 2725.5 d. raFFaGHeLLi, Storia del Comune di Molare, Molare 1986, p. 55.

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