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253va l'assenso suo fratello isnardo, essendo nel frattempo decedutotomaso Malaspina 17 .il nonno branca ed il padre barnabò donavano allo sposo le duemetà di Molare, con la clausola che alla morte di branca e dibarnabò tutto doveva venir computato da brancaleone jr. nella di -visione ereditaria con i suoi fratelli, e con una complessa clausola afavore di isnardo, da applicarsi nel caso Lanzarotto avesse riscattato,prima della scadenza di cinquantasette anni, la metà di Molare concessain enfiteusi a bernabò 18 .Proseguendo la sua strategia matrimoniale, brancaleone con -trapporrà nel 1307 al matrimonio di argentina, figlia di OpizzinoSpinola, celebrato l'anno avanti con teodoro Paleologo, quello diisabella figlia di bernabò doria con Manfredo di Saluzzo, il qua le ateodoro contende l'eredità sul Marchesato di Monferrato.Più tardi, al matrimonio dello stesso Opizzino Spinola - il quale,dopo aver contribuito in più modi al successo di teodoro suManfredo di Saluzzo, sposa nel 1313, in seconde nozze, Violan te,sorella dello stesso Manfredo - brancaleone contrappone quel lo diValentina doria, figlia di bernabò e vedova di Franceschino delcarretto, signore di Spigno - pure queste nozze erano state a suotempo combinate in ossequio alla medesima logica - con Stefa noVisconti figlio di Matteo, signore di Milano.anche il contratto nuziale di Valentina, alias Valencia, a lias17 isabella andò sposa a ricardo dei conti di Lomellina (d. raFFa GHeLLi,op.cit., p.55.).18 in questo caso si sarebbe dovuta restituire ad isnardo Malaspina la metà chebrancaleone sr. aveva comprato da suo padre tomaso, e lo stesso isnardo avrebbe riversatoa brancaleone jr., come dote di ysoda, le mille lire a suo tempo incassate datomaso come prezzo. Gli atti vengono rogati in palacio novo Comunis Ianue. uno deitestimoni è quel bonifacio de iabrera, che compare in di versi atti di Giacomo di SantaSavina. il 13 luglio 1323, con atto rogato da Giacomo di Santa Savina davanti alla portadel castello di Molare, viene convenuta dal podestà di Sassello, per conto dibrancaleone, bernabò, i lo ro figli, gli uomini del Sassello, di Miolia, di Pereto, di Ler -ma, di rossiglione una tregua, fino alla prossima festa di Sant'andrea, con gli uominidelle Molare, del qual paese si di chiara dominus Guglielmo, marchese del bosco (cart.127, c.274 e sgg.).

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