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165i propri sforzi nella guerra marittima, ove la sua supremazia nontrovò opposizione, e aveva spostato le operazioni militari terrestri inLombardia, cosicché l'Oltregiogo Genovese non subì alcuna minaccia.La pace del 18 giugno 1276, stipulata con la mediazione diinnocenzo V, non soltanto comportò il riconoscimento delcapitanato ghibellino-popolare di Genova, ma segnò anche la finedell' egemonia di carlo d'angiò in italia 38 .Sebbene Genova governasse direttamente i luoghi della MedioaltaVal d'Orba conquistati alla fine del settembre 1273 e li presidiassecon propri servientes 39 , mancava ancora la rinuncia formaledei marchesi ai loro diritti. Pertanto nel 1277, per 10.000 lire di genovini,il comune di Genova riscattò il feudo dei figli del defunto marcheseFederico Malaspina e agnese del bosco, anche lei defunta:95/192, quasi la metà, di Ovada e di rossiglione; poco più della metà(41/80) del bosco e di tutto il territorio tra Ovada a nord, l'Orba aovest, la Stura e la Montata della Stura a est, il giogo della Pode -steria di Voltri, a sud 40 ; i diritti tra l'Orba-Stura, a ovest, e la Piota,Marcarolo e i confini del bosco di Summariva a est 41 ; metà ditagliolo, di Silvano, di campo (Ligure) e di Masone, nonché 23/48di Uxecium (belforte) 42 .Probabilmente per evitare complicazioni con l'alleato GuglielmoVii di Monferrato, che rivendicava diritti feudali sui marchesi delbosco 43 e sulla Val d' Orba 44 , il comune di Genova non assunse ildiretto governo dei luoghi sulla sinistra del fiume, che il 27 luglio1224 aveva infeudato ai predecessori dei suddetti marchesi: Mon -38 r. PaVOni, Il tramonto di una dinastia marchionale cit., pp. 143 e 144.39 attestati a Ovada nel 1274: r. PaVOni, Il tramonto di una dinastia marchionalecit., p. 144, nota n. 44.40 cfr. V, note nn. 70 e 76.41 Sul bosco di Summariva cfr. V, note nn. 40 e 41.42 r. PaVOni, Il tramonto di una dinastia marchionale cit., pp. 144-148.43 nel marzo del 1224 Guglielmo di Monferrato dichiarò che Ottone, marchese delbosco, era suo feudatario per un quarto di Ovada e per il pedaggio di rossiglione (cfr.V, nota n. 97).44 a rocca di Val d’Orba (cfr. V, nota n. 15), Rondanaria (cfr. V, nota n. 16),rocca degli Zucchi, Silvano (cfr. V, nota n. 15), castelletto (cfr. V, note nn. 14, 121 e122), Montaldeo, casaleggio (cfr. V, nota n. 17), Lerma (cfr. V, nota n. 15) e tagliolo(cfr. il testo in corrispondenza di V, nota n. 17, e la nota n. 93), nonché, non in Val d’Orba ma vicini, carpe<strong>net</strong>o inferiore (Montaldo bormida), carpe<strong>net</strong>o Superiore (cfr. V,note nn. 18 e 129) e Morbello (cfr. V, nota n. 125).

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