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102terra di Uxecium (belforte) e di tagliolo, a sud dalla terra degliuomini dei pivieri di Langasco e di Voltri 41 . titolari di questo boscoerano i signori di castelletto (d'Orba) 42 , i signori di Montecucco 43 , i41 il confine orientale del bosco di Summaripa coincideva con quello occidentaledell’alpe o bosco di Parodi: r. PaVOni, Il tramonto di una dinastia marchionale: i marchesidel Bosco, in Serta Antiqua et Mediaevalia V. Società e istituzioni del MedioevoLigure, università degli Studi di Genova, dipartimento di Scienze dell’antichità e delMedioevo, roma, 2001, pp. 135-163, p. 139, nota n. 21.42 nel 1188 signori di castelletto e consorti del bosco di Summaripa erano Obertodi Babillonia, anselmo Adairadi, rubaldo e bertramino: su questi signori di castellettoe sugli altri consorti del bosco di Summaripa nel 1188 cfr. r. PaVOni, La signoria territorialedel vescovo di Acqui cit., p. 392, nota n. 59. i signori di castelletto, che allametà del marzo 1169 si erano accordati con il comune di alessandria, erano bernardoAgacia, Manfredo de Stulto, Oberto de Babillonia, enrico Adalradus, OpizzoOculusgrossus e Racherius (cfr. V, nota n. 50). i signori di castelletto, che il 7 aprile1201 si allearono con Genova, erano anselmo Aaratus, Pegolotus, Rubaldus Aaratus,Opizzo e Giovanni Aaratus (cfr. V, note nn. 115-118). nel 1261 avevano dato il proprionome ai prata de Aratis/Adaratis, siti tra il colle Monte Moro di Marcarolo e la Costade Piro (l’odierna costa Pancaldi) e, forse, alla Costa Aratoris/de Aratolis (odiernobric dell’ airetta?): r. PaVOni, Il tramonto di una dinastia marchionale cit., p. 139,nota n. 21.43 nel 1188 signori di Montecucco e consorti del bosco di Summaripa eranoGuido di Montecucco, ranieri, drogo, Guglielmo, alberto, Pastore e Federico (cfr. V,nota n. 42). Sebbene fossero consorti di Montecucco, tra Gavi e Serravalle (cfr. V, notan. 5), tuttavia i droghi dominavano anche a Rundanaria e avevano diritti a tagliolo.infatti il 28 marzo 1203 Guglielmo de Drodo de Rundanaria e suo fratello alberto, persette lire di pavesi, venderono a Mira, priora di Santa Maria de Ban, a nome di questachiesa, una petia di terra con vigna a tagliolo, loco ubi dicitur Chergi, confinante dadue parti con la terra Wilielmi Cabii, da un altra con la terra dei filii quondam Fulcastrise superiormente con la via: Lanfranco (1202-1226), Notai liguri del sec. XII e del sec.XIII, Vi, a cura di H. c. KrueGer-r. L. reynOLdS, Società Ligure di Storia Patria, 3voll., Genova, 1951-53, i, p. 91, n. 199. i droghi, oltreché appartenere al consorziosignorile di Summaripa, possedevano anche nel territorio di Lerma. il 29 marzo 1236 idomini Manfredo, Ottacius, Guglielmo e drogo di tagliolo concessero in perpetuo almonastero di rivalta pecia una castag<strong>net</strong>i cum terra, quod iacet in terratorio Lelme etin poderio Summeripe, al fictus annuo di un denaro pavese, da versare a natale; i suddettisignori ricevettero 30 soldi per l'investitura: r. PaVOni, La signoria territoriale delvescovo di Acqui cit., p. 389, nota n. 53. Per i loro diritti a tagliolo erano feudatari deimarchesi del bosco. infatti il 27 luglio 1224, quando questi marchesi donarono taglioloal comune di Genova, tra i testi era presente alberto de Drogo: r. PaVOni, I marchesidel Bosco tra Genova e Alessandria cit., p. 48, nota n. 127. nel maggio del 1293 i figlidel defunto marchese Manfredo del bosco venderono al comune di Genova, tra l’altro,castrum novum de Taiolo et podium qui dicitur Mons Oriel, in quo esse consuevitcastrum novum, qualescumque sint confines, et edificium quod erat super dictumMontem Oriel tempore quo Philipus de Volta cepit ibi edificare; item novenam partem

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