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Runcaretum/Roboretum presso bassignana (Francavilla) e bisio 56 .i marchesi, come rappresentanti del sovrano, esercitavano il poteregiudiziario ed esecutivo, nonché, in una certa misura, legislativo,e, essendo investiti dell'autorità militare, erigevano fortificazioni echiamavano gli uomini alle armi, per la difesa del territorio e perazioni offensive; detenevano gli altri regalia: la percezione delleammende, l'imposizione del fodrum, l'esazione dei pedaggi e delteloneum, il monopolio dei mulini e delle risorse aurifere, la successionenei patrimoni senza eredi diretti; erano titolari della maggiorparte delle terre, di diritti sulla caccia, sulla pesca, sul pascolo, suiboschi, sulle acque e sulle alluvioni e avevano il patronato e l'advocatiadelle chiese 57 . La loro giurisdizione era esercitata su una mino-7756 cfr. iV nota n. 21. dai beni a Runcaretum/Roboretum o, comunque, pressobassignana (Francavilla) e bisio derivarono i diritti sulla ecclesia de Tassarolo, confermatail 13 aprile 1143 al monastero di castione da innocenzo ii, il quale, tra l’altro stabilivache crisma, oleum sanctum, consecrationes altarium sive basilicarum, ordinationesmonachorum seu canonicorum vestrorum qui ad Sacros Ordines fuerint promovendia quibus malueritis catholicis accipietis episcopis; negli stessi termini si espresseanche la conferma di Lucio ii del 10 maggio 1144 (cfr. iV, nota n. 54). e’ incerto qualefosse la chiesa di tassarolo. il desimoni la definì “san Giacomo di tassarolo” nei regestidei privilegi di innocenzo ii e Lucio ii: Regesti delle lettere pontificie riguardantila Liguria dai più antichi tempi fino all’avvenimento d’Innocenzo III, in Atti dellaSocietà Ligure di Storia Patria, XiX, 1888, p. 57, nn. 105 e 108, il quale fu seguito daa. FerrettO cit., p. 536; era San niccolò secondo L. taccHeLLa, Insediamenti monasticicit., pp. 30 e 31.57 Per quanto riguarda i poteri signorili dei marchesi del bosco, il 23 maggio 1127il marchese anselmo presiedé un placito in Roboreto: r. PaVOni, I marchesi del Boscotra Genova e Alessandria cit., pp. 23 e 24. il 2 agosto 1152 i marchesi Manfredo eGuglielmo, figli del fu anselmo, si impegnarono a far partecipare i propri uomini all’exercituse alla fortificazione di Gamundium (castellazzo bormida): IDEM, pp. 20-22.nel novembre del 1180 i marchesi del bosco infeudarono al comune di alessandriaPonzano e Maranzana, ma si riservarono il fodrum, le proprie braide, quarti e ficti, nonchéil pedaggio del tanaro, dal quale però esentarono gli alessandrini: IDEM, pp. 25-27.L’8 gennaio 1186 i marchesi del bosco si riservarono la maggior parte della successionedegli abitanti di rossiglione (inferiore) defunti senza eredi diretti (cfr. V, nota n. 82).il 20 settembre 1202 i marchesi Ottone ed enrico del bosco rinunciarono a favore delcomune e di tutti gli homines di capriata ai propri diritti su quel luogo e sui suoi abitanti,in particolare de omnibus fidelitatibus et fodris et bannis et drictis et tortis et omnibususanciis: r. PaVOni, I marchesi del Bosco tra Genova e Alessandria cit., p. 54, notan. 134. il primo novembre 1210 il marchese Ottone del bosco vendé al comune ditortona il castello, la villa e la curtis di Pozzolo (Formigaro), cum omni integritate etiurisditione et districtu et comitatu et curia ad eundem castrum et villam pertinentem et

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