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15. L'intera tesi [pdf]: diritto naturale ed

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IV.2.3 Ancora nessuna "terza" via<br />

Abbiamo già visto qualche volta che Johannes Messner con l'idea dell'ordine<br />

corporativo non voleva mai presentare una cosiddetta "terza via". Nel suo mensile<br />

per la cultura e la politica possiamo trovare un piccolo commento concernente una<br />

relazione del cancelliere Schuschnigg, in cui si v<strong>ed</strong>e la "calligrafia" di Messner:<br />

"È chiara, che la concorrenza illimitato non può essere principio ordinativo<br />

dell'economia, e la libertà illimitata non può essere principio ordinativo della<br />

società. Il cancelliere peró ha anche respinto di assumere una soluzione antiliberale.<br />

Perché anti-liberale con tutte le conseguenze ha lo stesso significato<br />

come totalitario sull'area statale, come socialista sull'area economica. L'ordine<br />

corporativo dovrebbe - questo è il suo compito secolare - trascendere amb<strong>ed</strong>ue<br />

estremi, il liberalismo e il socialismo. Sull'area dell'economia è perciò ...<br />

l'obiettivo la sin<strong>tesi</strong> giusta tra unità e libertà. Ciò non è altro che la concorrenza<br />

ordinata. La competizione di prestazione realizza la libertà nella vita economica,<br />

ma la libertà deve essere ordinata." 330<br />

Corrispondeva dunque sempre alla concezione di Messner ciò, che possiamo<br />

leggere anche nelle encicliche sociali papali più recenti: "La dottrina sociale della<br />

Chiesa non è una 'terza via' tra capitalismo liberista e collettivismo marxista, e<br />

neppure una possibile alternativa per altre soluzioni meno radicalmente<br />

contrapposte: essa costituisce una categoria a sé. Non è neppure un'ideologia, ma<br />

l'accurata formulazione dei risultati di un'attenta riflessione sulle complesse realtà<br />

330 Ja und Nein (Glosse: Was ist liberal, was berufständisch?), in: J. MESSNER<br />

(<strong>ed</strong>it.), Monatsschrift für Kultur und Politik, a. I (1936) 1034: "Es ist klar, der<br />

schrankenlose Wettbewerb kann nicht Ordnungsprinzip der Wirtschaft, die schrankenlose<br />

Freiheit nicht Ordnungsprinzip der Gesellschaft sein. Der Kanzler hat es aber auch<br />

abgelehnt, die antiliberale Losung aufzunehmen. Denn antiliberal in voller Konsequenz<br />

ist gleichb<strong>ed</strong>eutend mit totalitär auf staatlichem Gebiet, mit sozialistisch auf<br />

wirtschaftlichem. Die berufständische Ordnung soll - das ist ja ihre sekulare Aufgabe -<br />

über diese beiden Extreme, den Liberalismus und Sozialismus, hinausführen. Auf dem<br />

Gebiete der Wirtschaft ist darum ... das Ziel die rechte Synthese von Einheit und Freiheit.<br />

Das ist nichts anderes als der geordnete Wettbewerb. Der Leistungswettbewerb<br />

verwirklicht die Freiheit im Wirtschaftsleben, aber die Freiheit muß geordnet sein."<br />

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