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15. L'intera tesi [pdf]: diritto naturale ed

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dottrina giusnaturalistica tradizionale). Hanno i loro paralleli nei princípi della<br />

ragione speculativa, che ci abilita al pensare in modo giusto (il principio della<br />

contraddizione). Siccome i princípi più generali del comportamento giusto sono<br />

imm<strong>ed</strong>iatamente riconoscibili per la ragione pratica, appena compreso il loro<br />

senso, vengono denominati anche l'apriori morale. Questo significa che questi<br />

princípi non hanno la loro fondazione nell'esperienza, ma che sono piuttosto<br />

evidenti (in se stessi), anche se l'esperienza forma il presupposto della loro<br />

cognizione. Vista l'importanza dell'apriori morale e perciò della comprensione<br />

intuitiva dei princípi elementari morali come verità imm<strong>ed</strong>iatamente conoscibili,<br />

l'etica è anche intuizionistica (nonché teleologica e eudaimonologica).<br />

Per contro, i princípi applicati (terziari, di rango terziario) non sono<br />

imm<strong>ed</strong>iatamente conoscibili per la maggioranza degli uomini, ma si fondano<br />

piuttosto sull'applicazione dei princípi imm<strong>ed</strong>iatamente riconoscibili d<strong>ed</strong>ucendoli<br />

per le rispettive circostanze sempre particolari al fine della conoscenza dei<br />

comportamenti moralmente pre<strong>tesi</strong>. In che cosa consiste una giusta retribuzione<br />

sarà riconoscibile senza problemi in condizioni più semplici. Però, nel caso di una<br />

sviluppata divisione del lavoro non è nemmeno possibile misurare la retribuzione<br />

che un imprenditore deve alle diverse categorie di lavoratori e impiegati, se non<br />

c'è la conoscenza più precisa del processo della divisione socio-economica del<br />

lavoro. Accanto alla conoscenza dei princípi c'è indispensabilmente bisogno di<br />

una vasta conoscenza oggettiva (ausg<strong>ed</strong>ehnte Sacheinsicht) della materia<br />

considerata.<br />

Dunque, i princípi della cognizione razionale morale imm<strong>ed</strong>iata non nascono<br />

nell'esperienza, ma la loro comprensione è condizionata dalla esperienza. Questo<br />

perché il loro senso viene compreso soltanto se si percepisce che il senso dei<br />

concetti in essi collegati può esser fornito soltanto attraverso l'esperienza.<br />

Dobbiamo sapere prima che cos'è il senso dei concetti "genitori" e "irreverenza"<br />

comandamenti." Cf. S. TOMMASO, S. Th. 1. II. q. 94 a. 1 ad 2: "Synderesis dicitur lex<br />

intellectus nostri, inquantum est habitus continens praecepta legis naturalis, quae sunt<br />

prima principia operum humanorum".<br />

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