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hiver - Historical Revisionism by Vrij Historisch Onderzoek

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——————————————————————> Conseils de révisions / <strong>hiver</strong> winter 2007<br />

israeliano Ehud Olmert in visita a Roma appoggiando chiaramente le tesi di Haniyah e<br />

Ahmadinejad, il cerchio si chiude. Ed ecco perché a nessuno in Italia viene in mente di calcare<br />

troppo la mano sulla conferenza degli amici dei negazionisti. Perché ci si potrebbe accorgere di<br />

averli non confinati nelle galere o nella lontana Teheran ma, ben comodi e vicini a noi. Seduti nelle<br />

poltrone della maggioranza che sostiene il governo Prodi.<br />

Tratto da: Hurricane_53<br />

11 Dicembre 2006<br />

http://liberoblog.libero.it/politica/bl5617.phtml<br />

UGUALE DIGNITÀ<br />

La Montatura di Teheran<br />

La conferenza sull'Olocausto e gli obiettivi dell'Iran<br />

di Piero Ostellino<br />

Lunedì e martedì si terrà a Teheran una «Conferenza sull'Olocausto» alla quale parteciperanno<br />

studiosi provenienti da 67 Paesi. Riferisce l'ambasciata iraniana a Roma che avranno spazio sia le tesi<br />

che negano sia quelle che riconoscono la Shoah. Si tratterebbe, dunque, di un convegno a carattere<br />

scientifico il cui obiettivo consisterebbe nel mettere a confronto tesi storiografiche diverse, ma<br />

ugualmente legittime, su uno dei momenti più drammatici della storia contemporanea. In realtà, la<br />

«Conferenza sull'Olocausto» di Teheran è un grossolano e tardivo tentativo di negare ciò che ha<br />

significato, per i diritti delle minoranze, la vittoria delle democrazie liberali sul nazifascismo (e i suoi<br />

alleati islamici) e una volgare versione del secolare antisemitismo.<br />

Dalla stessa precisazione ufficiale traspare, infatti, in tutta evidenza quale sia la funzione della<br />

Conferenza: accreditare l'ipotesi che abbiano uguale dignità la storiografia sullo sterminio degli ebrei<br />

ad opera della Germania nazista e la pseudo-storiografia che lo nega, ne contesta il numero delle<br />

vittime, esclude le criminali modalità di esecuzione pianificata (le camere a gas) e interpreta il<br />

fenomeno come una semplice e non voluta conseguenza dello stato di prigionia (le morti per stenti). Lo<br />

sterminio «amministrativo» di massa degli ebrei non sarebbe stato — secondo le interpretazioni<br />

assolutorie dei negazionisti — il più grande crimine contro l'umanità, ma solo un fenomeno da valutare<br />

come altri orrori della storia.<br />

La mistificazione non è nuova. È presa a prestito dagli argomenti, falsamente revisionistici, di<br />

uno studioso negazionista, Robert Faurisson. Che, per conferire dignità storiografica alle tesi<br />

negazioniste, ha arbitrariamente messo sullo stesso piano una verità appurata attraverso<br />

testimonianze e documentazioni incontrovertibili (la Shoah) e tesi minoritarie che, senza portare una<br />

sola prova a proprio sostegno, si limitano a cercare di smontare quelle dell'immensa storiografia<br />

sterminazionista allo scopo di sminuire il giudizio morale e politico, pressoché universale, sui crimini<br />

nazisti.<br />

Non è, perciò, un caso che la pseudo-conferenza si tenga a Teheran, già teatro di un'esposizione<br />

di disegni satirici sulla Shoah nell'agosto di quest'anno. «Gli occidentali — ha detto il presidente<br />

iraniano Mahmud Ahmadinejad — hanno inventato il massacro degli ebrei», per giustificare l'esistenza<br />

di Israele. Che, invece, andrebbe distrutto e cancellato dalla mappa geografica del Medio Oriente. Le<br />

parole di Ahmadinejad hanno, infatti, un duplice obiettivo. Innanzi tutto, di ridurre il diritto di Israele<br />

alla propria esistenza a un «affare interno» dell'Occidente. Che, perciò, dovrebbe — secondo il<br />

presidente iraniano — mettere a disposizione degli ebrei un pezzo di terra negli Stati Uniti, o in<br />

Europa, in Canada, in Alaska. In secondo luogo, di attribuire alla propria intenzione di distruggere<br />

Israele il carattere di «difesa preventiva» da un attacco israeliano. L'Olocausto — secondo una nuova<br />

versione della «congiura ebraica» emersa negli anni Cinquanta — altro non sarebbe stato che la<br />

reazione «patriottica» dei nazisti alla dichiarazione di guerra alla Germania, all'avvento di Hitler al<br />

potere nel 1933, proclamata da parte dell'ebraismo mondiale.<br />

In conclusione. La «Conferenza sull'Olocausto» di Teheran è un'operazione politica mascherata<br />

da avvenimento culturale, nel quadro della contrapposizione fra un certo mondo islamico, l'Occidente<br />

e Israele. Una patacca.<br />

Corriere della sera 08 dicembre 2006<br />

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2006/12_Dicembre/08/ostellino.shtml<br />

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