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hiver - Historical Revisionism by Vrij Historisch Onderzoek

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——————————————————————> Conseils de révisions / <strong>hiver</strong> winter 2007<br />

Lettera al Corriere<br />

December 08, 2006 5:14 PM<br />

Subject: Sfida a Ostellino sul "negazionismo"<br />

Egregio direttore,<br />

nel fondo dell "Corriere" dell' 8 dicembre Piero Ostellino dà notizia del convegno che si terrà l'11 e il<br />

12 dicembre a Teheran sulla storiografia olocaustica, definendolo "una patacca" e un'operazione<br />

propagandistica di Ahmadinejad.<br />

Eppure si tratta della prima volta che le tesi cosiddette sterminazioniste e quelle cosiddette<br />

negazioniste possono direttamente confrontarsi: non dovrebbe essere una vergogna per l'"Occidente<br />

liberaldemocratico" tanto caro a Ostellino che questo avvenga nell'Iran degli ayatollah<br />

Non è il sale stesso della storiografia e della democrazia che tesi opposte vengano messe<br />

direttamente a confronto senza pregiudizi, ma nell'unico interesse della verità storica<br />

Che cosa ha fatto invece, che cosa fa l'"Occidente liberaldemocratico" nei confronti degli studiosi<br />

anticonformisti che mettono in dubbio la vulgata olocaustica Tutto quello che sa fare è perseguitarli,<br />

arrestarli, picchiarli, costringerli all'esilio alla morte civile: è la sorte dei vari Faurisson, Irving, Graf,<br />

Rudolf, Amaudruz, Zundel, Berclaz, Berger e di chissà quanti altri.<br />

Non si è sempre detto, non l'avete ripetuto anche voi (ipocritamente, a quanto pare) in occasione<br />

del caso Redeker, che le tesi storiografiche si contestano con altre tesi storiografiche, con argomenti<br />

più forti e non con la demonizzazione, l'ostracismo, il silenzio e la persecuzione<br />

E non sarebbe interesse di quanti sostengono le tesi comunemente accettate che quelle avverse<br />

potessero emergere compiutamente, in modo che la loro presunta debolezza argomentativa venisse<br />

dimostrata alla luce del sole<br />

Invece di solito quanti avversano il cosiddetto "negazionismo" non ne hanno mai letto una riga e<br />

rifuggono come la peste il confronto diretto con gli avversari, con la scusa, che anche lei utilizza, di<br />

non voler dare dignità a tesi scandalose.<br />

Non si rende conto che questo invece ne favorisce proprio l'accreditamento "Se hanno paura del<br />

confronto - ragiona il cittadino comune - vuol dire che non sono sicuri delle proprie argomentazioni".<br />

Le ricordo che un libro che ha venduto 43 milioni di copie sostiene che l'intera civiltà<br />

cristiana, della quale fa parte anche Ostellino, si regge su una mostruosa truffa: ebbene, chi ha<br />

invocato la censura, l'arresto, l'esilio per Dan Brown Nessuno, perché, non è vero in<br />

Occidente vige la libertà di pensiero, di parola e di stampa. I vari Ostellino e Fallaci (pace<br />

all'anima sua) non sostengono forse che è questo a rappresentare la superiorità dell'Occidente<br />

sull'Islam Ebbene, oggi è proprio l'Islam più integralista a darci una lezione di "democrazia".<br />

Venendo allo specifico, Ostellino sostiene che i revisionisti non portano nessun argomento a favore<br />

delle proprie tesi. A chi conosce anche superficialmente il revisionismo olocaustico pare invece<br />

esattamente il contrario, e cioè che a essere drammaticamente privi di argomenti siano proprio i<br />

sostenitori della vulgata. Senza contare che l'onere della prova ("il tal fatto è avvenuto") spetta a<br />

chi ne sostiene le veridicità, non certo a chi la mette in dubbio ! Ebbene, è proprio questo che<br />

fanno i revisionisti: negano che chi sostiene la vulgata (stabilita, Le ricordo, a Norimberga nel<br />

1945-'46, nel corso di un processo che violò tutte le regole del diritto) ne possa dimostrare la<br />

fondatezza con prove che reggano una verifica scientifica.<br />

Del resto è facile farne la controprova: Ostellino non deve far altro che rispondere alle dodici<br />

domande che il revisionista Jurgen Graf, costretto dalla democratica Svizzera all'esilio nel totalitario<br />

Iran, ha rivolto ai sostenitori della vulgata or sono più di dieci anni, senza, che io sappia, avere ancora<br />

ottenuto risposta.<br />

Ostellino pubblichi queste domande sul Corriere, con lo stesso risalto del suo odierno articolo di<br />

fondo, e le faccia seguire dalle sue argomentate risposte. Affronti poi un pubblico confronto con lo<br />

storico romano Carlo Mattogno. Così il dibattito, stia certo, si chiuderà.<br />

Franco Damiani<br />

docente di lettere al liceo scientifico "I. Newton" di Camposampiero (PD)<br />

Via Gomiero, 8, 35010 Villafranca Padovana (PD) Tel. 049 9051240<br />

e-mail: profdamiani@tiscali.it<br />

1) Credete, poiché il comandante di Mauthausen Franz Ziereis l'ha confessato poco prima di<br />

morire, che da un milione a un milione e mezzo di persone siano state gassate nel castello di<br />

Hartheim presso Linz Se sì, perché non lo crede più nessuno Se no, perché credete voi<br />

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