Giulio Reload - Operaincerta.it

«Ma mi prendi per il culo?»
«Sì».
La macchina di Pietro era piena di spifferi e rumori. Mi ero convinto
che non saremmo mai arrivati interi a Strasburgo. Ma, come per punire la
mia mancanza di fede, il benedetto automezzo sfrecciava sull’autostrada
tranquillo e allegro come un puledro al trotto sulle verdi colline di una
puntata di Furia cavallo del west 26 Il casino che faceva la macchina rendeva
la conversazione con Vera abbastanza difficoltosa.
«Dov’è che ti hanno trasferita?»
«È una scuola in centro a Strasburgo» – lei intanto che parlava
continuava a guidare.
Era proprio bella mentre parlava e guidava.
«Una scuola elementare?»
«Sì ma io insegno italiano.»
«Ma non eri maestra? Institutrice?»
«Sì, anche. Ma ho una licence, una laurea in italiano.»
«Che bello.» «Grazie, anche tu sei molto carino.»
«...»
«Dicevo, ti ricordi dello zio Calogero? Te ne ho parlato.»
«Eccome»
«È stato lui a proporre alla scuola la mia candidatura. »
«Ma come, non era morto?»
«Sì, prima di morire.»
«Ma io avevo capito che avevate perso i contatti da molto tempo».
«È vero. Ma lui ha cercato informazioni su di me e quando ha saputo
che mi ero laureata in italiano ha chiesto alla scuola di prendermi.»
«E che centra lui con questa scuola?»
«Sai che anche lui abitava in questa zona una volta. Si era fatto degli
amici e ce n’è uno che lavora in questa scuola. Allora lui gli ha scritto di
me.»
«E ti hanno accettata cosi, senza conoscerti?»
«No. Nella lettera lo zio mi ha spiegato tutto. Ho mandato il mio
curriculum e ho fatto un entretien, un colloquio, per telefono.»
26 Furia cavallo del West: telefilm americano in onda in Italia negli anni ’70.
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