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Giulio Reload - Operaincerta.it

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se non hanno voluto farlo. Immagino che a qualcuno debba pur convenire<br />

che gli strati più poveri della popolazione si trovino tutti nello stesso<br />

luogo, sempre più lontano dalla Francia di questo secolo e che ogni tanto<br />

i suoi ab<strong>it</strong>anti s’incazzino e mettano a ferro e fuoco le c<strong>it</strong>tà, attivando<br />

qualche allarme sociale sulla sicurezza che fa sempre comodo. Avevo raccolto<br />

queste informazioni dalla famiglia di Vera. Mi piaceva stare ad ascoltare<br />

i loro racconti. Riuscivo ad inquadrare meglio i posti e le persone che<br />

mi circondavano e riuscivo a sentirmi meno straniero.<br />

Passeggiavo lentamente, soffermandomi di tanto in tanto ad osservare<br />

qualcosa che attirava la mia curios<strong>it</strong>à. Certo non avrei dovuto, se avessi<br />

voluto passare inosservato, comportarmi come un turista in un paese che<br />

di turismo non ne aveva mai visto neanche nei momenti di maggiore ricchezza.<br />

Ma ormai di passare inosservato me ne importava poco o nulla,<br />

mi ero quasi assuefatto al mio status di straniero. Ci potevo fare poco, anche<br />

se il mio francese era molto migliorato e la mia conoscenza delle ab<strong>it</strong>udini<br />

locali era maggiore, continuavo a sentirmi un <strong>it</strong>aliano di passaggio<br />

in Francia e a fare degli inutili quanto patetici paragoni fra le due nazioni.<br />

Probabilmente era una questione d’ident<strong>it</strong>à. Più la sentivo minacciata più<br />

mi ci attaccavo a quella mia. Io che non mi ero mai sent<strong>it</strong>o <strong>it</strong>aliano e che<br />

in certi periodi avevo disprezzato l’Italia, ecco che d’un colpo mi r<strong>it</strong>rovavo<br />

con l’armatura del difensore dell’<strong>it</strong>alica fede e dei colori del bel paese.<br />

Avevo perfino cominciato a seguire le part<strong>it</strong>e di coppa Uefa sul satell<strong>it</strong>e.<br />

Continuando cosi, mi dicevo, sarei arrivato forse a tifare Italia per i mondiali.<br />

Mio Dio! O forse tutto ciò era dovuto al senso di estrane<strong>it</strong>à e sol<strong>it</strong>udine<br />

da cui ero persegu<strong>it</strong>ato da qualche tempo. Non mi ricordavo più da<br />

quanto ero assente dall’Italia. La mia famiglia cominciava a mancarmi. Ai<br />

miei gen<strong>it</strong>ori telefonavo ogni tanto, cercando di non fare trasparire il mio<br />

stato d’animo. A loro avevo detto che mi trovavo a Strasburgo per una<br />

formazione. Mio padre ogni volta che chiamavo si sganasciava dalle risate<br />

chiedendomi se parlevufranzé e mia madre chiudeva la telefonata imponendomi<br />

di coprirmi ca fa friddu. Ma io la sentivo la malinconia che restava<br />

attaccata al telefono dopo che avevo chiuso. Sentivo la mia e sentivo la<br />

loro. E sicuramente parte della mia malinconia era dovuta a ciò che era<br />

successo con Vera, o piuttosto a ciò che non era successo. Tutti quei mesi<br />

a vagheggiare del momento in cui l’avrei r<strong>it</strong>rovata, se mai l’avessi r<strong>it</strong>rovata,<br />

e poi niente. Era meglio se non la rivedevo. Ero talmente giù che la<br />

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