Giulio Reload - Operaincerta.it

per un conoscente ritrovato in un paese straniero, me lo avrebbero reso
molto antipatico. Invece adesso di lui mi fidavo come di un cugino col
quale fossi cresciuto assieme fra giochi e litigi. Lo seguii giù per le scale
senza fare domande, ma arrivati all’ultimo piano fui costretto a fermarlo.
«Lorenzo!»
«Che c’è?!» - rispose fermandosi.
«Fammi capire, ma se nascondiamo la lista perché poi dobbiamo
partire?»
«È complicato Giulio, ne parliamo dopo» – e riprese a scendere.
Lo trattenni per un braccio.
«Se non mi spieghi, ci puoi andare da solo a fare quello che devi fare.»
Lorenzo si arrese.
«E va bene, dobbiamo partire lo stesso, primo per fare diversione,
secondo per farli uscire allo scoperto»
«Allo scoperto? Vuoi dire per farci attaccare?»
«Se la vogliamo mettere cosi...»
«Ma come ci difendiamo? Io non sono buono neanche a braccio di
ferro. Vabbé che ho visto tutti gli episodi di Karaté Kid, ma è stato molto
tempo fa, non mi ricordo più.»
«Devi sollevare la gamba sinistra, mi pare, e agitare le braccia tipo
volo del cormorano. Ma non ti preoccupare di questo, abbiamo molti
amici che ci aiuteranno. Poi se vuoi ti faccio fare gli esercizi metti-la-ceratogli-la-cera
ma adesso dobbiamo andare.»
«Aspetta, dove andiamo?»
«A nascondere la lista.»
«Ma se loro sono qui sotto, ci seguiranno.»
«No, perché poco fa sono sceso ad esplorare gli scantinati, danno su
un’altra uscita. Allora io esco dalla porta principale e me li tiro dietro. Tu
prendi la lista e esci dall’altra parte. Ci troviamo a Place Gutemberg, sotto
la statua.»
«Ma perché io la lista? Tienila tu, non si sa mai dovessi perdermela,
troppa responsabilità, no no!»
«Perché se mi dovesse capitare qualcosa è meglio se ce l’hai tu la
lista.»
«E io che minchia faccio se ti capita qualcosa?» - cominciavo
seriamente a essere terrorizzato.
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