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Pure Il Giornale, e anche Il Corriere dello Sport gli arriva. Il Manifesto<br />
invece non c’è! Comincio seriamente a pensare ad un complotto<br />
internazionale allo scopo di rompermi i coglioni. Forse il complotto non<br />
è internazionale, è cosmico. Che Dio centri qualcosa?!<br />
Camminando di buon passo dietro questi pensieri, mi r<strong>it</strong>rovo<br />
all’entrata di casa. Faccio appena in tempo ad aprire il portoncino esterno,<br />
che un tipo mi sorpassa correndo e s’infila su per le scale. Dall’alto mi<br />
sento indirizzare un «Pardon!», mentre i passi continuano a rimbombare<br />
fino al terzo piano. «Ma talé a chistu! N’autru tedescu!»<br />
Salendo le scale trovo un libro, probabilmente caduto al tipo che<br />
aveva fretta. Lo raccolgo. Un testo di chimica in francese. Il tipo<br />
dev’essere il mio vicino di pianerottolo, ho sent<strong>it</strong>o la porta chiudersi<br />
all’altezza del mio appartamento.<br />
Effettivamente il tipo che mi apre, pare essere la persona che<br />
sembrava assicutata 1 sulle scale. Avrà più o meno la mia età, capelli lunghi<br />
e scuri, non sembra la faccia di un tedesco, forse finalmente sono cap<strong>it</strong>ato<br />
su un francese.<br />
Gli porgo il libro: «Boggiur... le livre... caské... tombé...»<br />
Il tipo mi guarda stralunato. Sembra la stessa reazione dell’edicolante.<br />
Ma a un certo punto la sua faccia si allarga in un sorriso.<br />
«Salutammu» dice.<br />
«Come?... Pardon?», rispondo un po’ strammato.<br />
«Trasi. Ti lu pigghi tanticchia di vinu?»<br />
«Tanticchia di vinu?», non mi capac<strong>it</strong>o.<br />
«Chiddu di lu paisi è»<br />
Entro, completamente frastornato. Già non mi aspettavo di trovare<br />
un francese, men che meno un <strong>it</strong>aliano, ma addir<strong>it</strong>tura un siciliano.<br />
Il giro dell’appartamento lo faccio in un colpo d’occhio. Due stanze<br />
più bagno. Ma che due stanze! I muri completamente ricoperti di affreschi<br />
multicolore. Dal tetto delle figure umanoidi in fil di ferro e tela si<br />
dondolano pensose. Due o tre computer appena operati e ancora aperti,<br />
sparsi per la stanza. Un sibilo invade l’aria. Serpentine e alambicchi<br />
dappertutto. Libri ammucchiati in ogni angolo.<br />
«Stacca la lumiera! V<strong>it</strong>te!» Mi urla all’improvviso il tipo dal bagno.<br />
1 Insegu<strong>it</strong>a<br />
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