Giulio Reload - Operaincerta.it

pelle della povera gente loro compatriota e si erano organizzati di conseguenza.
Quelli che si erano alleati o che erano direttamente espressione
dei poteri criminali della madrepatria. La Mano Nera, la mafia...»
«Va bene, e questa è storia antica...»
«È vero, è storia conosciuta. Quello che non sai però è che quando il
popolo è disperato, alle strette, senza via di uscita, allora reagisce, s’ingegna,
si dà da fare, l’istinto di sopravvivenza primeggia sempre. Ora pensa
a questi poveri cristi di emigranti, costretti a lavorare come bestie in un
paese straniero e a volte ostile. Lo stato italiano che se ne fotteva di loro,
lo stato straniero che neanche li considerava e per di più dovevano subire
i taglieggiamenti e le superchierie di una parte dei loro compaesani. Come
l’avresti presa tu al loro posto?»
«E come l’avrei presa. In quel posto l’avrei presa. Come la prende in
quel posto tutta quella brava gente in Sicilia che deve scegliere fra politici
corrotti e mafiosi politicizzati.»
«E no! Ti sbagli! La Sicilia è un isola e lì ti senti isolato per davvero,
ma quando sei all’estero è diverso. Cominci a sentire l’influenza della cultura
che ti accoglie. Volente o nolente nell’aria respiri un po della storia
del paese straniero. Contaminazione si chiama: lentamente ma inesorabilmente
ti trasformi.»
«E in che ti trasformi? In un razzo missile? - la lezione di storia di
Mimì mi stava esasperando.»
Cominciavo a pensare che cercasse di sviare il discorso per non darmi
le risposte che cercavo.
«Non scherzare che la cosa è seria. Ti trasformi. Non sei più lo stesso.
Il viaggio ti cambia il cervello e il punto di vista sulla vita. Il contatto con
altre culture e esperienze ti fa sentire le cose in modo diverso. Chi è partito
dalla Sicilia per installarsi in Francia, quando col ferrabbotto ha passato
lo stretto di Messina, è partito siciliano, ma già prima di arrivare alla costa
calabrese aveva cominciato a trasformarsi. Stava diventato qualcos’altro,
non dico un francese perché è fisicamente impossibile, ma qualcos’altro
che non saprei definire.»
«Vabbé sarà come dici tu, ma che c’entra questo?»
«Abbi pazienza. Allora torniamo a questi poveri emigranti in terra
francese, abbandonati e sfruttati da tutte le parti, che da decenni ormai respirano
un’aria ancora intrisa della polvere sollevata dalla rivoluzione
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