Giulio Reload - Operaincerta.it

Quarantaquattro
I polsi mi facevano male e non sentivo più le braccia. Avevo perso la
nozione del tempo, fermo da ore, seduto a terra con polsi legati dietro la
schiena. Una benda sugli occhi m’impediva di vedere e mi procurava un
certo senso di soffocamento. Ogni tanto stiracchiavo le gambe e flettevo i
muscoli delle braccia per fare circolare il sangue. Finiva che mi sentivo
come attraversato da un’armata di formiche. Il bello era che potevo prendermela
solo con me stesso. Ero io che avevo avuto la bella pensata di
propormi come ostaggio volontario quando lo zio Calo’ aveva esposto il
suo piano. La scelta era fra me, Corrado e Vera. Di sicuro non potevo
permettere che ci mandassero Vera a fare l’ostaggio. Ma che scherziamo!?
A me mi esce il fumo dalle orecchie già solo che parla col macellaio per
ordinargli le bistecche e ora la mando a fare l’ostaggio, la mando! Si, così
poi chissà che le fanno quelli oppure le viene una botta di sindrome di
Stoccolma e mi si innamora di un banditazzo bello e tenebroso! Mai! Però
Corrado ce l’avrei mandato a fare l’ostaggio. Magari solo per rifarmi di
quella volta che mi aveva soffiato la ragazza. Oddio, a dire la verità lei ancora
non lo sapeva che era la mia ragazza. Era un dettaglio di cui mi sarei
occupato, ci lavoravo da due anni. Tutto il biennio di ragioneria passato a
intessere sguardi furtivi e sfiorate di gomito. Era la mia compagna di banco,
cazzo! Non si tocca la compagna di banco del proprio fratello. È riserva
di caccia, zona off limits! Poi arriva lui, questo John Travolta della Sicilia
Sud Orientale e in quattro e quattr’otto mi scombina tutta la situazione.
Avrei dovuto farglielo fare a lui l’ostaggio, avrei dovuto! Cosi gli venivano
a lui le formiche sulle braccia. Comunque alla fine non me la sono
sentita di farlo andare. Anche se stronzo, restava mio fratello ed era pur
sempre a capo di un’organizzazione segreta che lottava contro la mafia.
Anche questa cosa poi... di tutto quello che poteva fare nella vita per rendersi
utile, lui cosa sceglie? Gran Mogol della sezione provinciale delle
Giovani Marmotte? No! Presidente del dopolavoro ferroviario? Nossignore!
Segretario del circolo degli scacchi? Ma ché scherzi?! Presidente del
Borgorosso football club? Ma quando mai! Capo di un’associazione segreta
che lotta contro la mafia in Francia, ecco cosa va a fare lui. Dimmi tu se
non è megalomania!
172