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Giulio Reload - Operaincerta.it

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«Quattro giorni, sì! Perché che c’è?! Non ti ricordi più, vecchio rincoglion<strong>it</strong>o?!»<br />

- s’impunta lo zio Meno.<br />

«Io rincoglion<strong>it</strong>o?!» - grida l’altro – «Tu rincoglion<strong>it</strong>o! Ca non ti ricordi<br />

manco unni ci l’avi to’ muggheri!» 34<br />

I due si fronteggiano con aria minacciosa. Lo zio Meno, tarchiato e<br />

grassottello, vest<strong>it</strong>o come un giocatore della Roma in pensione, con tanto<br />

di magliettina Totti; l’altro, più alto, nodoso e secco come un vecchio ulivo<br />

incarogn<strong>it</strong>o.<br />

«Quella di to’ muggheri però mi ricordo benissimo indove che ce l’aveva!»<br />

35 - risponde infine lo zio Meno.<br />

Nonostante l’età avanzata, entrambi dimostrano abbastanza energia<br />

per saltarsi addosso, forse grazie al vino con cui abbondantemente si sono<br />

dissetati durante il lavoro.<br />

«Ehm... Meussieurs...» - provo a dire, preoccupato per i risvolti che poteva<br />

prendere la faccenda.<br />

Loro continuano a fissarsi in cagnesco.<br />

«Mò muggheri... bonarmuzza...» 36 - fa l’altro, riflessivo.<br />

Poi scoppia in una fragorosa risata.<br />

«Ma sai ca nun mi ricordo più!!» - e si sganasciano entrambi dalle risate,<br />

scambiandosi poderose pacche sulle spalle.<br />

Dopo qualche minuto lo zio Meno si ricorda di me e asciugandosi le<br />

lacrime mi presenta al vecchio ulivo:<br />

«Lo conosci lo zio Antonio? L’altro non mi dà neanche il tempo di<br />

rispondere che s’impossessa della mia mano stringendomela come se dovesse<br />

farne uscire il succo.»<br />

«Excuse nous, <strong>Giulio</strong>, siamo dei vecchi rimbamb<strong>it</strong>i, ma ci divertiamo<br />

cosi. Poi quando si travagghia insieme, sai com’è...»<br />

«Certo, certo!» – rispondo, r<strong>it</strong>irando la mano indolenz<strong>it</strong>a – «Ma cos’è<br />

successo nel ‘68? Un’inondazione? A cos’è che state lavorando? Un frangiflutti?<br />

Una barriera?»<br />

Gli zii mi squadrano, poi si guardano fra loro, infine, all’unisono<br />

scoppiano in un’altra risata a tutta gola. Io mi guardo in giro imbarazzato.<br />

«Ma guarda ‘sti vecchi balordi.» - mi dico.<br />

«Vabbé!» - esclamo - Signori, è stato un piacere...»<br />

34 Che non ti ricordi neanche dove ce l’ha tua moglie.<br />

35 Dove ce l’ha tua moglie.<br />

36 Mia moglie... buonanima.<br />

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