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Giulio Reload - Operaincerta.it

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«Lo zio Calogero? Prima di morire?»<br />

«Anche dopo...»<br />

«Ma...»<br />

«Se vuoi dare un’occhiata alla salma, è di sopra che sta spiegando tutta<br />

la faccenda a Vera.»<br />

«No, senti, ne ho abbastanza di tutta questa storia. Mi sembra di essere<br />

in un film di James Bond. Adesso voglio solo andarmene a casa. Prendo<br />

Vera e me ne torno in Sicilia!»<br />

«No!»<br />

«Come no?»<br />

«Non puoi andartene proprio ora. Manderesti tutto all’aria e poi fuori<br />

da questa casa saresti veramente in pericolo, non posso più assicurarti la<br />

protezione. I miei uomini devono restare qui, ne va della sopravvivenza<br />

dell’organizzazione e della comun<strong>it</strong>à. <strong>Giulio</strong> ti prego, non fare minchiate,<br />

ho bisogno di te!»<br />

<strong>Giulio</strong> si prese la testa fra le mani. Un senso di spossatezza lo invadeva.<br />

Troppe cose tutte insieme. Gli mancava la lucid<strong>it</strong>à per riflettere.<br />

«Mi assicuri che Vera sta bene e che non corre pericoli?»<br />

«Ci tengo a mia cognata.»<br />

«Allora prima di ogni cosa dammi una stanza e un letto, ho bisogno<br />

di dormire una mezzoretta per fare sedimentare le cose, poi sono a disposizione<br />

tua.»<br />

Si svegliò che il buio era ormai calato. La casa era immersa nel<br />

silenzio. Doveva essere notte inoltrata. C’era gente che dormiva per terra<br />

un po’ dappertutto, persino nei corridoi, sembrava di essere in una scuola<br />

occupata. A tentoni, inciampando su corpi che al suo passaggio<br />

bestemmiavano in tutte le lingue, arrivò in cucina dove riuscì a scovare<br />

una tazzina di caffè freddo.<br />

Uscì in giardino, anch’esso avvolto dal buio, con l’intenzione di<br />

gustarsi una sigaretta guardando le stelle, ma appena mise mano al<br />

pacchetto una voce dietro di lui lo fece trasalire: - <strong>Giulio</strong>! - - Cu fu?! - si<br />

girò allarmato.<br />

«Iu sugnu, to’ frati.» – Corrado uscì dal buio.<br />

«Minchia mi hai fatto spaventare!»<br />

«Non lo sai che in guerra di notte non ci si può accendere la sigaretta<br />

perché i cecchini la vedono e ti sparano?»<br />

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