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Giulio Reload - Operaincerta.it

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fine dei nostri tentativi. Non tanto per l’essere stati sbattuti fuori, quanto<br />

per la francese brufoli e occhiali.<br />

Fu uno degli avvenimenti che segnò il passaggio all’età adulta, all’età<br />

in cui i sogni cominciano a morire, schiacciati sotto il peso di un<br />

apparecchio ai denti. Un pesante passo verso la matur<strong>it</strong>à.<br />

Lezioni di questo tipo ed altre ancora, avrebbero dovuto farci capire<br />

che il m<strong>it</strong>o della straniera è completamente falso, ma non è cosi. Il m<strong>it</strong>o<br />

resiste ancora ed anche i più ragionevoli e maturi, hanno momenti in cui<br />

la presenza ravvicinata della straniera stimola la produzione di sostanze<br />

chimiche tali da indurre comportamenti di indiscutibile idiozia.<br />

Il m<strong>it</strong>o dell’<strong>it</strong>aliano:<br />

Strettamente collegato al m<strong>it</strong>o della straniera, consiste nella fede<br />

incondizionata, anche in presenza di schiaccianti prove contrarie, nella<br />

propria matrice geografica-culturale quale fonte di fascino nei confronti di<br />

esponenti del sesso femminile di nazional<strong>it</strong>à diversa.<br />

Il m<strong>it</strong>o dell’avventura in treno:<br />

Chi non ha mai sent<strong>it</strong>o di un cugino o un amico, insomma qualcuno<br />

che in treno ha incontrato una ragazza bellissima, spesso straniera, che<br />

dopo qualche chiacchiera o qualche sigaretta in corridoio, ha accettato di<br />

appartarsi in bagno con il Nostro, producendosi in prestazioni sessuali<br />

sconvolgenti e bizzarre, nonché atleticamente considerevoli?<br />

Per fortuna l’adulto che è in me ha ormai superato queste idiozie<br />

adolescenziali e si accorge dell’impossibil<strong>it</strong>à materiale di coniugare il mio<br />

inglese noiovolevamsavuar con lo svizzero gutturale di lei. E poi il bagno<br />

è occupato. Mi r<strong>it</strong>uffo nel mio Montalbano, sperando che nessuno si<br />

accorga delle mie emissioni di imbecill<strong>it</strong>à ad alta gradazione.<br />

Sensazioni del genere: gli emigranti, i paesaggi, le ragazze, all’inizio<br />

colpiscono, ma col tempo tutto diventa ab<strong>it</strong>udine. La noia del già visto<br />

butta giù dal finestrino la meraviglia e apre la porta alla stanchezza, che<br />

entra e si siede, senza nemmeno salutare.<br />

Gli avvenimenti delle ultime settimane mi si accavallano in testa<br />

come fotogrammi di un film montato da Enrico Ghezzi. Il campeggio, la<br />

testata al mio capo, le bevute con gli amici, i capelli di Vera, il mio lavoro<br />

alla cantina, gli occhi di mio padre alla stazione di Catania, l’indirizzo di<br />

Vera perduto nell’intestino di un cane bruttissimo, gli occhi umidi di mio<br />

padre alla stazione di Catania. Mi sveglio ogni volta che la mia testa<br />

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