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non particolarmente loquace, non particolarmente coraggioso, non<br />
particolarmente affascinante, insomma non particolarmente... Quello<br />
stesso <strong>Giulio</strong> che invece adesso si era rivelato il tassello mancante nella sua<br />
v<strong>it</strong>a. Che era stato l’elemento che lo aveva rimesso in contatto con il suo<br />
passato, con Vera, con gli amici di suo padre, con Corrado. Un’altra di<br />
quelle stranezze della v<strong>it</strong>a che è difficile spiegare e che è ancora più<br />
difficile ignorare.<br />
Il treno arrivò puntuale. Corrado non era cambiato molto, giusto<br />
qualche capello bianco e qualche chilo in più. Lorenzo era perfino più<br />
magro di prima. Il viaggio in macchina lo trascorsero a raccontarsi i<br />
riassunti delle reciproche puntate precedenti. Nessuno dei due aveva<br />
voglia di parlare della lista o dello scontro imminente. Piuttosto, una<br />
volta esaur<strong>it</strong>i gli argomenti, Lorenzo mise un vecchio cd di Battiato e si<br />
sfogarono a cantarci sopra a squarciagola. Chi canta prega due volte,<br />
ricordò Corrado.<br />
Quando arrivarono a casa di Vera i preparativi fervevano ancora.<br />
Corrado ci mise un po’ per arrivare al giardino dietro casa. Un nugolo di<br />
persone si affaccendava in mansioni di ogni tipo, ma ognuno di loro trovò<br />
il tempo di salutarlo e abbracciarlo. Quei sorrisi, quegli abbracci, quelle<br />
strette di mano gli facevano bene all’anima come una medicina. Era a casa<br />
finalmente, in famiglia, sentiva che il suo processo di guarigione poteva<br />
cominciare. Avesse avuto il piccolo Peppino con se, la sua v<strong>it</strong>a sarebbe<br />
stata un ingranaggio perfetto. Decise di non cedere a facili malinconie.<br />
C’era qualcun altro che voleva salutare al più presto. Trovò <strong>Giulio</strong> in<br />
giardino, intento a parlare con alcuni vecchietti. - <strong>Giulio</strong>! – chiamo con<br />
una punta di emozione. Aveva perso il conto degli anni passati dall’ultima<br />
volta che si erano visti. <strong>Giulio</strong> si voltò lentamente, forse chiedendosi dove<br />
avesse già sent<strong>it</strong>o quella voce. Un’espressione di stupore gli si dipinse in<br />
volto, poi un gran sorriso e quando si abbracciarono qualcuno racconta<br />
che un paio di lacrime scivolarono furtive dagli occhi dei due fratelli.<br />
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