Giulio Reload - Operaincerta.it

quale sarei ben presto stato intrappolato se avessi continuato a camminare
verso di loro. I tre sembravano non avere nulla a che vedere l’uno con
l’altro. Al vertice, al centro della strada, stava un tipo con una birra in
mano che barcollando e biascicando un francese incomprensibile chiedeva
spiccioli ai passanti; sul lato destro una specie di metallaro vestito di nero
che, depositato a terra il suo stereo da spalla, aveva deciso di far
beneficiare tutta la comunità delle sue scelte musicali, alzando a palla il
volume della sua compilation di gruppi rock incazzatissimi; a sinistra si
teneva tranquillamente seduto per terra, un equivalente francese dei
punkabbestia italiani, con tanto di cane e di espressione alla «che c’hai
cento lire?». Guardandoli più attentamente, mi dissi che stavo diventando
paranoico e che al massimo avrei rischiato di perdere qualche spicciolo.
«E poi» – continuai a dirmi – «sono sempre stato incuriosito dallo
stile di vita dei punkabbestia e la musica metallara mi ricorda
l’adolescenza, quando negli anni ottanta scoppio il boom del metal e
dell’hard rock. E allora da dove vengono tutte ’ste paure del diverso?
Forse sto lentamente scivolando a destra? Sarà l’età? Se continua cosi
prima o poi mi ritroverò a votare democristiano.»
Continuai quindi il mio cammino imperterrito e democratico, verso
quel bizzarro trio. Arrivato all’altezza del ragazzo con la birra, questi,
come c’era da aspettarsi, mi fermò biascicando qualcosa che non afferrai.
Stavo preparando tutta una spiegazione del mio percorso politico e sociale
che sicuramente lo avrebbe convinto delle ragioni per le quali non potevo
sborsare più di venti centesimi, quando mi si accostò silenziosamente il
metallaro:
«Salutiamo!» - disse, con accento palermitano.
«Ah!» - feci io – «Siciliano sei?! Ma che piacere, ritrovare un paesano.
Sai che fino a qualche anno fa pure io ascoltavo gli Iron Maiden?»
«A me gli Iron Maiden mi fanno schifo!» - rispose lui con espressione
contrariata.
«In effetti, sono un pò particolari, ma mi piacevano anche i Black
Sabbath» – ero deciso a trovare un interesse comune.
«Mi ni futtu! A mia mi piace solo Laura Pausini!» - disse lui con
cattiveria. A quel punto capii che la comunicazione era impossibile e
cominciai a sospettare che la brutta impressione che avevo avuto
inizialmente fosse corretta. Cercai una via di fuga dirigendomi a sinistra,
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