31.05.2013 Views

Giulio Reload - Operaincerta.it

Giulio Reload - Operaincerta.it

Giulio Reload - Operaincerta.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

«Laisse tomber cheri, lo faccio per la tua salute. Adesso per lei fai parte<br />

della famiglia, ma è meglio che le stai lontano.»<br />

Facciamo un giro intorno alla casa. C’è gente dappertutto. Bevono,<br />

ridono, chiacchierano, preparano salsicciate e barbecue. Alcuni sembrano<br />

particolarmente indaffarati, come posseduti da una frenesia allegra che accompagna<br />

le loro bizzarre attiv<strong>it</strong>à. Ad esempio, degli uomini sul lim<strong>it</strong>are<br />

del giardino che lanciandosi battute in francese e in siciliano impilano sacchi<br />

pieni di chissà cosa, quasi a erigere un muro. Sul lato esterno invece altre<br />

persone si accaniscono di zappa sul terreno tracciando un profondo canale<br />

lungo il muro di sacchi.<br />

Osserviamo incurios<strong>it</strong>i le operazioni. Vera saluta a destra e a manca.<br />

«Sono tutte brave persone» – mi confida commossa – «io sono cresciuta<br />

fra loro. Amici, parenti... sono molto sorpresa di r<strong>it</strong>rovarli tutti<br />

qui. Incroyable! Però che bello! Finalement forse non è una brutta idea<br />

questa riunione per la lista.»<br />

Vera è talmente rap<strong>it</strong>a dall’atmosfera che non si rende più conto di<br />

quello che dice e presto si dimentica di me perdendosi tra la folla. La lascio<br />

andare e continuo la mia esplorazione da solo. Bambini si rincorrono<br />

in lungo e in largo fra le gambe degli adulti, mettendo in pericolo il già<br />

precario equilibrio delle signore che portano vassoi colmi dei bicchieri di<br />

vino per i lavoratori assetati.<br />

«Ma che c’è dentro i sacchi?» - chiedo ad uno degli impilatori che si è<br />

fermato per dissetarsi.<br />

«Bonjour jeune homme» – mi risponde lui asciugandosi la bocca e la<br />

fronte.<br />

«Bonjour, ci conosciamo?»<br />

«Je suis lo zio Meno. Tu est <strong>Giulio</strong>, n’est pas? Lo vuoi un bicchiruzzu<br />

di vinu? È friscu! Vinu di lu paisi!»<br />

«No, no grazie. Senti ziu Meno, ma che c’è nei sacchi?»<br />

«Mah... pietre... castagne... noci... tutto quello che abbiamo potuto<br />

trovare nella furesta. Ma non ti preoccupare, non sembra ma i sacchi tengono<br />

bene, très bien même!. Mi ricordo nel ‘68, un muro così ha resist<strong>it</strong>o<br />

quattro giorni.»<br />

«Bum!! Quattro giorni! Sempre a spararle grosse tu!» - la voce cavernosa<br />

che mi ha fatto trasalire proviene dalla spalle dello zio Meno.<br />

147

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!