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LINGUA E IDEA<br />

Nel frattempo vidi tutto. O almeno quel che un<br />

fratello può immaginare, e può dunque essere<br />

indotto all'azione dall'altro, sebbene in modo<br />

molto meno soddisfacente e completo. In un breve periodo, dopo anni di<br />

confusione, un'ondata di chiarezza mi travolse, nel nome di mio fratello.<br />

E la ragnatela della vita che mi aveva logicamente intrappolato - con<br />

tutti i suoi giocatori, assalitori, triangoli amorosi, combattenti e vittime<br />

- si levò a dimensione corale. Avevo forza, ora; le pene del mondo erano<br />

intensificate, il mio compito, o le mie possibilità, evidenziati in modo<br />

spettacolare.<br />

Alcune persone, afflitte allo stesso modo, in passato, avevano<br />

costruito rifugi antibomba, o erano sparite in roulotte nel deserto dove<br />

nessuno poteva sentire i loro folli vaneggiamenti. O, rimaste più vicino<br />

a casa, scivolavano tra i senzatetto e urlavano contro i passanti. Altri<br />

ancora consideravano queste sensazioni come grottescamente eccessive,<br />

distorsione dei fatti, offuscamento della realtà. Ebbene... che lo facessero<br />

pure!<br />

Perché, di qualunque colpa mi fossi macchiato, stavo arrivando rapidamente<br />

alla conclusione di un elaborato piano d'azione. Qualsiasi fossero<br />

i suoi svantaggi, questo schema mi forniva un equilibrio interiore,<br />

la mia unica possibilità di sopravvivenza, di fronte a una battaglia che<br />

nessun altro intorno a me sembrava saper, o voler, riconoscere. Se dubitate<br />

delle mie parole, tenete d'occhio il giornale nei prossimi mesi o anni.<br />

Vedrete.<br />

Sarebbe facile dichiarare che chi ignora il proprio modo di vivere è<br />

condannato a un futuro che non potrà controllare. Non partecipare, non<br />

votare, non scegliere, restare muti, è la forma più infamante di complicità<br />

con lo status quo. Quelli che stanno in silenzio - e non intendo solo<br />

in senso letterale - sono colpevoli.<br />

E così inizia per me...<br />

Quella puttana che zompetta veloce nelle sue scarpette di vernice fir-<br />

La Legge di Felham | 233<br />

mate, con poco tempo da perdere, una bionda riccioluta, dalle gambe<br />

storte, insignificante, ma maligna, certo; tra la gioventù e la mezza età,<br />

una persona che si dà importanza, forse una negoziante a cui gli affari<br />

vanno bene, forse un'avvocatessa, dopo tutto, dato il genere di stipendio,<br />

e il fatto che abita in questo quartiere di classi medio-alte; forse una<br />

donna divorziata di recente, che si può permettere una vita più agiata<br />

grazie agli alimenti.<br />

L'ho tenuta d'occhio. L'ho osservata trascinare il suo bassotto, vecchio,<br />

quasi fragile, che strisciava per terra, con un guinzaglio di metallo<br />

e un collare troppo stretto, fino allo stesso albero, ogni mattina; lì, per<br />

fargli fare i suoi bisogni, lo prendeva letteralmente a calci, lo prendeva a<br />

calci nelle budella, per farle muovere più velocemente. E mi sono immaginato<br />

che questo povero cane probabilmente la faceva sul suo prezioso<br />

tappeto di mohair, senza potersi controllare, e quindi adesso, prima di<br />

andare al lavoro, era decisa a fargliela fare... quei suoni gutturali da<br />

sgualdrina, quella faccia irritante... In tutta la sua impazienza, senza<br />

nemmeno pensare che forse il suo cane era malato, sofferente.<br />

E allo stesso tempo, ineluttabilmente, una potente ondata aveva scosso<br />

tutti i miei sensi, schierandoli; sono sott'acqua a combattere insieme<br />

a dozzine di aragoste, le nostre zampe sono legate, i nostri occhi sono<br />

velati e derelitti, imprigionati dietro a un vetro in una drogheria, aspettando<br />

solo di essere... non essere.... bollite vive, più precisamente; mentre<br />

gli Homo Sapiens gironzolano spingendo il carrello della spesa -<br />

quanta civiltà! - alcuni voltano la testa alla vista di animali vivi!<br />

Sognano, invece, delle loro lumache morte, o degli altrettanto morti<br />

conigli, cervi, rane, orsi, salmoni, anguille, calamari, quaglie, oche,<br />

pony, gatti, polli, halibut, granchi, tonni, agnelli, pinguini, garzette,<br />

ippopotami, gnu, topi muschiati, senza mai fine, e peana dopo peana,<br />

eone dopo eone, la mia voce insignificante, il mio respiro che si affievolisce,<br />

di tacchini e suini e piatti di manzo sotto sale e vitello, a questi<br />

ultimi, la cui pura e semplice grandezza voglio elogiare, chiedo perdono...<br />

Le mucche.<br />

E, di conseguenza, urlo, prego, tramo, tifo per Lui... laggiù, nel mio<br />

stesso Texas straziante, lo Stato più centrale del mondo, l'affermazione<br />

di tutto ciò che è sbagliato e mi sta uccidendo, per favore, basta! Quel<br />

bassotto, quelle aragoste, o, come diceva Mussolini, aiutatemi a tradurre<br />

le intenzione pie e meritevoli delle altre persone in risultati concreti.<br />

Non mi interessa che sia stato un Mussolini a dirlo. E' l'unica speranza,<br />

l'autentica e significativa metamorfosi. Un sogno della ragione... che<br />

fugge dallo stupore verso il movimento, dall'idea fissa verso l'azione.<br />

Sapevo che sarebbe stata aggressione aggravata, tentato omicidio -

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