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Michael Tobias | 128<br />
illegale? Non potevo chiederlo a un avvocato. Era impensabile. Non ci<br />
si può fidare di un avvocato, neanche della propria moglie, per queste<br />
faccende, il cui fratello era appunto un avvocato.<br />
Il fatto che Felham si fosse fidato di me, imponeva necessariamente<br />
il mio reciproco silenzio, per giuramenti antichissimi e ingiusti. Giusto<br />
o sbagliato, c'era qualcosa di epico in due fratelli infelicemente legati<br />
dalla lealtà; era qualcosa di ben proporzionato, con precedenti allegorici.<br />
Ero con le spalle al muro.<br />
Due fratelli non devono per forza assumere una dimensione epica.<br />
Una volta usciti dalle rivalità e dalle invidie dell'adolescenza, per la<br />
maggior parte delle volte sono probabilmente solo amici, alleati, o, al<br />
contrario, vagamente antagonisti.<br />
Altri restano semplicemente indifferenti l'uno all'altro.<br />
Muppet e i suoi fratelli, per esempio. A volte, anche se è probabilmente<br />
raro, confinato solo ai libri di storia, finiscono agli estremi opposti<br />
di un campo di battaglia, indossando colori diversi, battendo tamburi<br />
diversi. Eppure, era proprio questo il peso della circostanza che mi<br />
avvolgeva. Una pressione che porta, si potrebbe pensare, al fratricidio.<br />
Lasciatemi parlare di me stesso come 'egli', per il momento, perché le<br />
mie proiezioni - nate da quel giuramento - erano parte del problema, in<br />
un continuo crescendo. La mia indecisione, chiamiamola ipersensibilità,<br />
nascosta e furiosa.<br />
L'oscurità. L'incessante fremito, come un grumo di sangue, un'ombra<br />
perniciosa nel tratto superiore delle vie respiratorie, qualcosa di palpabile,<br />
tosse catarrosa, odiosa, da togliere il fiato; un mostro che martellava<br />
incessantemente le corde della sua rovina, o almeno così ragionava<br />
tra sé; questa era la realtà, questa grande tragedia che aveva usurpato<br />
il precedente Eden nella sua mente, e ci aveva resi entrambi simili<br />
a una figura d'ombra, soggetto di un unico profilo psicologico. Una<br />
voce. Un paio di mani. Un cuore. Così equipaggiato riuscivo a immaginare<br />
ogni suo barlume di speranza, fonema e irrazionalità.<br />
I neuroni erano connessi come se la storia avesse decretato che<br />
dovessero incontrarsi, non su pagine scritte, o in una soluzione liquida;<br />
non attraverso un qualsiasi sistema logico od organico, o un fenotipo<br />
familiare. Ma nella natura stessa del lavoro della polizia e nell'inevitabilità<br />
della nostra sorte avversa. I pronomi acceleravano la confusione,<br />
come una schizofrenia a momenti parossistica, a momenti assennata.<br />
Circondato da nemici, da quelli che avrebbero voluto far finire questo<br />
incubo lungo otto anni, che anche ora ci stanno girando intorno, affinando<br />
i loro piani, preparandosi a un attacco finale, ne sono sicuro. Così<br />
come anch'io mi sto preparando; così come ho sognato e pregato per la<br />
La Legge di Felham | 129<br />
mia liberazione. Si deve uscire con le mani alzate gridando"MI ARREN-<br />
DO!" o stringendo una bandiera bianca, farfugliando? O, se assediati, in<br />
un'ultima difesa finale che equivale a un suicidio, combattere fino alla<br />
fine? Lui si nasconde dietro di me. Sono un complice, non importa come<br />
la vedo io. Cosa posso fare? Cosa dovrei fare? Sparire da vero uomo, da<br />
solo, con nessuno con cui parlare? Parlagli, dichiarava la mia coscienza.<br />
Ti chiedo solo di volermi bene, aveva implorato Felham durante la<br />
peggiore delle sue confidenze. Era una parola che non ricordo avesse<br />
mai usato. Una parola che genera affetto universale, non soltanto il sentimento<br />
di un fratello verso l'altro. Il modo in cui lo disse suonava così<br />
effeminato, seducente, irreale, contorto - volermi bene... Ma la sua evidente<br />
disperazione fece breccia nel mio cuore, s'impresse per la sua sincerità.<br />
La mia coscienza era trattenuta da quell'amore, quasi meritevole<br />
di difesa. Mio fratello maggiore aveva bisogno del rifugio che poteva<br />
trovare in me. Che figlio di puttana! Intrappolato da una parentela che<br />
detestavo e che in altri momenti desideravo.<br />
Dimentica Jason. Cosa c'era per Felham? Non c'era niente. Nessun<br />
premio. Nessun tranquillo pensionamento. Solo fuga; esilio, dannazione.<br />
La sedia elettrica. Cosa c'era nel mio amore che avrebbe potuto porre<br />
rimedio ad un'esistenza rovinata? La convinzione di un altro che quello<br />
che stava facendo era giusto? Con solo Muppet al mondo, doveva averne<br />
bisogno, nel suo inferno solitario, senza alcuna conferma. Non una<br />
sola dichiarazione favorevole a quanto stava facendo era mai apparsa sui<br />
giornali o nelle riviste, che io sappia. La condanna dei gruppi animalisti<br />
era unanime. Felham non era altro che un terrorista. E quindi come poteva<br />
continuare a credere nella sua guerra, contro una simile disapprovazione<br />
universale?<br />
In quel momento mi sembrava plausibile, dopo averci riflettuto<br />
sopra, che continuasse a impegnarsi nella sua attività terroristica per<br />
ragioni più o meno prevedibili da un punto di vista criminologico; perché<br />
non c'era via d'uscita e smettere di farlo sarebbe stato come ammettere<br />
di aver avuto torto, e che era un uomo finito. Non poteva accadere.<br />
Il desperado, il serial killer, non può fermarsi, avevo letto da qualche<br />
parte. I suoi muscoli volontari e la sua filosofia involontaria avevano il<br />
controllo dei suoi stimoli. Non riesce mai a smettere. Ogni vittima è un<br />
gradino di una scala che porta alla purificazione finale. Questo è il motivo<br />
per cui ero diventato così necessario per lui e, alla fine, lui per me.<br />
E ci sono altre luci sfavillanti in questa psiche sconvolta. L'omicida<br />
di massa forse spera di venir travolto dall'ondata impetuosa di un<br />
avversario, o perdersi in un'umanità che non può più ferirlo perché non<br />
riesce a trovarlo, o perché è già morto. Morto talmente tante volte da