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Michael Tobias | 180<br />

"Sei la prima donna con cui sono uscito a cena - beh quasi uscito a<br />

cena - da tanti anni. Tu non lo sapevi, né devi per forza crederci e nemmeno<br />

pensare che sia chissà che, ma è vero. E per me è stato, piuttosto,<br />

beh, importante."<br />

"Non abbiamo mangiato niente."<br />

"Ma lo faremo in futuro, spero."<br />

"Faremo cosa, mangeremo?"<br />

Lui si fermò, mordendosi il pollice. Non si era mai morso il pollice,<br />

si rese conto.<br />

"Come ho detto, sono in fuga."<br />

"Ti sei fidato di me per un motivo. Quale?"<br />

Ancora non sapeva come rivolgersi a lui, su quell'argomento.<br />

Pensava: Certo, non avevi l'aria di un uomo braccato mentre te ne stavi<br />

tranquillamente seduto al tavolo del tuo ristorante, attorniato da personale<br />

che ti conosce. Non ho notato il sudore scenderti dalle tempie o la<br />

fronte aggrottata. La realtà della situazione non l'aveva ancora raggiunta,<br />

non completamente.<br />

"E' complicato da spiegare. Finora ho vissuto una doppia vita."<br />

"Perché le cose cambiano proprio adesso?"<br />

"Mi stanno addosso."<br />

"Dopo vent'anni? Proprio oggi! Proprio mentre sto uscendo dal tuo<br />

ristorante?"<br />

"C'è di più di un giaguaro."<br />

Lei lo osservò con attenzione. Poi: "Quanto 'di più'?"<br />

"Tanto."<br />

Lei valutò la mossa successiva, tormentandosi la pellicina dell'unghia."Cosa<br />

vuoi da me?"<br />

Voleva tutto e non voleva niente. Voleva respirare libero e felice,<br />

come gli altri uomini, uomini che potevano tranquillamente fare la corte<br />

ad una donna come Jessie senza che si scatenasse l'inferno a controllare<br />

tutte le loro mosse e cancellare ogni speranza.<br />

"Portami a un albergo, lasciami lì, e non parlare mai di me a nessuno.<br />

Non mi hai mai incontrato. Non hai mai sentito parlare di me."<br />

Furono queste le parole che pronunciò, quasi per torturarsi. Perché quelle<br />

che si era detto tra sé, Passa la notte con me, fai l'amore con me, mettimi<br />

la digitale nel caffè, le aveva ricacciate indietro.<br />

"Perché dovrei farlo, se è tutto qui-" frustrazione sincera, quasi sdegno,<br />

animavano quel suo cavillare.<br />

Felham continuava a farsi del male, dicendo l'opposto di quello che<br />

intendeva."Non disturbarti. Prenderò un taxi." Stava tornando alla realtà.<br />

L'aveva semplicemente usata?<br />

La Legge di Felham | 181<br />

Se non fosse stata presente al ristorante, l'avrebbe cercata? Se anche<br />

se la fosse cavata, avrebbe continuato a cercarla?<br />

Sì.<br />

Doveva essersi lasciato scappare qualcosa ad alta voce, parole che<br />

arrivavano dalla sua lotta interiore, che il suo stesso ragionamento aveva<br />

prosciugato, lasciandolo disperso, confuso.<br />

Forse aveva detto che non aveva fatto altro che pensare a lei da quella<br />

sera insieme, che avrebbe voluto chiamarla, esserle vicino. O forse<br />

aveva detto la cosa più ovvia, che lei era incredibilmente bella e che probabilmente<br />

lui si stava innamorando, così. Qualunque cosa avesse<br />

detto...<br />

All'improvviso, la sentì dire, "Rimani con me."<br />

Si guardarono terribilmente, grati di quell'incantesimo. Jessie scorse<br />

le sue labbra tremare. Erano secche e lui aveva paura di inumidirle.<br />

Lei si avvicinò al divano dove Felham era seduto. Si sedette. Gli<br />

gettò le braccia al collo. Lui sprofondò il capo.<br />

Lei pianse.<br />

Muppet aveva appena finito di cenare e si mise al telefono per chiamare<br />

la sua sorellina preferita, la piccolina con i boccoli biondi che<br />

aveva sempre avuto bisogno della sua speciale protezione contro i giovinastri<br />

del posto. Era passato un anno dall'ultima volta che l'aveva sentita.<br />

Era la sola nella sua famiglia di cui gli importasse - non per dire<br />

addio, ma per proporre un ciao. Così era la vita.<br />

"Clio? Sono io."<br />

"Mup?"<br />

Trapunte Amish. Le sue ginocchia a cavalcioni dei fianchi di lui.<br />

Siamo così nudi sotto le stelle pensava Jessie. Il vento raccoglie un'infinità<br />

di foglie e le trasporta rumorosamente più in là, verso altri quartieri<br />

immersi nel buio. Lui mi ama? Cosa importa? Il pianto dei due<br />

neonati nelle orecchie...

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