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Michael Tobias | 174<br />
Si scusò e si avviò al bagno, da cui fece due chiamate col cellulare,<br />
una a Baggot, l'altra a Shelley Pendergrass. All'improvviso, la caccia si<br />
era riaperta. Così, per caso. E l'asso nella manica era suo, non di Jerrasi.<br />
Sarebbe stato furioso.<br />
Jessie si era preparata a scaricare Felham all'hotel Huntingdon, dove<br />
lui aveva deciso di sistemarsi. Tuttavia, già al momento in cui si trovavano<br />
tra la Lombard e Van Ness, la conversazione si era rilassata, cosicché<br />
lui si era offerto di accompagnarla al suo ufficio e lei aveva accettato.<br />
La loro danza doveva essere già stata preordinata.<br />
La vulnerabilità forma il suo stesso culto con leggi naturali, specifiche<br />
come quelle che regolano le sorgenti d'acqua. In macchina, Felham<br />
aveva parlato liberamente al telefono con Muppet davanti a lei perché<br />
aveva già deciso di farla entrare nel suo mondo, almeno in parte. Quando<br />
infine arrivarono alla clinica - si prevedevano due nascite per quella sera<br />
- Felham ormai si fidava di lei, avrebbe voluto baciarla, abbracciarla,<br />
contraddicendo la gelida austerità di anni con quello che era, anche se<br />
non voleva ammetterlo con se stesso, il presentimento della fine. Lei<br />
stava svolgendo un ruolo astruso nella sua liberazione. C'era un senso di<br />
verginità nella loro fretta, spavalderia e disperazione e tutto nel corso di<br />
un tragitto di otto chilometri in mezzo al traffico, con gli occhi che scavavano<br />
alla ricerca della verità, la fiducia che giocava con il pericolo, il<br />
pericolo con la fiducia.<br />
Nella loro eccitazione, entrambi sentivano fino al midollo un vincolo<br />
di paura, il bisogno di confessare qualcosa, la sensazione che solo un<br />
altro essere umano può dare un reale senso di conforto, nel momento<br />
supremo della propria nudità. Stai con me per sempre, non lasciarmi.<br />
Credimi, per favore. Amami. Guidami. Tu sei la mia salvezza. La mia<br />
paura. Il mio capezzolo. Il mio uomo. Perdonami... Eternità emotive<br />
compresse in un rapporto di causa ed effetto.<br />
Felham si liberò di quello che doveva essere detto."Avevano ucciso<br />
il giaguaro. Io l'avevo già salvato una volta dai bracconieri. L'avevano<br />
scuoiato, probabilmente vivo, poi l'avevano arrostito. Certamente non<br />
avevano bisogno di cibo. E anche se fosse..."<br />
"Cosa hai fatto?" chiese Jessie<br />
"Li ho uccisi."<br />
"Hai ucciso degli uomini?"<br />
"Sì. Avevano allestito un campo di bracconaggio nella giungla.<br />
Uccidevano centinaia, migliaia di animali. Nessuno li avrebbe fermati.<br />
Nessuno nemmeno lo sapeva. Sai cosa vuol dire strappare un pappagallo<br />
dal suo stormo, dare la caccia a un giaguaro, strappare i cuccioli dei<br />
formichieri alle loro madri?"<br />
La Legge di Felham | 175<br />
"Non voglio saperlo. Hai ammazzato degli uomini?"<br />
Ricordò di un'aquila che planava elegantemente sui festoni primordiali<br />
di liane. Lontre giganti che pattugliavano i loro regni fluviali, mentre<br />
le anaconde se la dormivano durante le ore piovigginose sui rami originari<br />
della creazione del mondo.<br />
Immense tartarughe marine apparivano e sparivano nelle tenebre,<br />
mentre ogni genere immaginabile di pesce guizzava luminescente nelle<br />
centinaia di bracci tributari nascosti del fiume. C'erano più specie di<br />
pesci nel Rio delle Amazzoni che nell'intero Atlantico.<br />
Aveva visto una gruppo di pecari dal labbro bianco al pascolo nell'umido<br />
suolo verdeggiante della foresta alla ricerca di frutti, intere<br />
comunità che lavoravano insieme, creature silenziose, delicate, affettuose,<br />
che avevano vissuto per milioni di anni nel loro giardino in perfetta<br />
pace biologica; sgranocchiavano i frutti dell'acai, del tucuma e del caja<br />
arancio. Primizie che crescevano da sole, senza il più piccolo stimolo.<br />
Chiaroscuri primordiali, verde, umidità. C'era stato un tempo in cui<br />
Felham si era crogiolato in quell'Eden.<br />
Ma questo era stato prima che i Seringalistas e i caboclo - espropriatori,<br />
venditori, discendenti dei conquistadores portoghesi - espandessero<br />
le loro brame su quel paradiso, alla ricerca delle cosiddette<br />
'risorse', come i manati e le pelli di giaguaro, e i seringal, aree di produzione<br />
della gomma. Lasciando il loro segno di fuoco nel movimento<br />
internazionale di protezione dell'ambiente, definendo il concetto stesso<br />
di specie in via di estinzione. Proprio quella corporazione i cui direttori<br />
generali Felham aveva inconsapevolmente accettato di proteggere.<br />
Come poteva spiegarle questi sentimenti, spiegare lo scisma che gli<br />
aveva lacerato il cuore in quel momento di orrore turbolento; di quella<br />
notte fonda, nella pioggia e nel fango, circondato da odio ignorante e dai<br />
resti carbonizzati di splendide creature che penzolavano pietosamente<br />
dagli zoccoli o dal collo su rudimentali patiboli messi in piedi nella fretta<br />
dell'avarizia, nel segreto della malignità?<br />
Di quando si era fatto strada al di là della tenda e aveva riconosciuto<br />
i resti dell'animale che aveva amato, anneriti, croccanti, che erano<br />
diventati un'altra nauseabonda vittima della stessa avidità che stava<br />
spazzando via non solo centinaia, non migliaia, ma decine di milioni di<br />
animali in tutta l'Amazzonia.<br />
Lei capiva solo che aveva ammazzato degli uomini. Tipico, pensò lui.<br />
"Non erano uomini. Erano macellai."<br />
"E la polizia?"<br />
"Mi stanno ancora cercando, dopo vent'anni. Ho abbastanza sirene<br />
nei miei sonni da dar corpo a una filarmonica al mio inseguimento."