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Michael Tobias | 44 La Legge di Felham | 45<br />
I braccianti erano di cattivo umore. Non ci sarebbe stato molto da<br />
discutere in questo posto. Felham aveva un grosso coltello da caccia e<br />
una pistola, ma qui contavano ben poco. Era circondato da circa cinquanta<br />
uomini armati, pronti a trasformare quella che era ancora solo<br />
una sonnolenta ostilità in un'esecuzione. Felham non era mai stato in<br />
quel campo. Qualcuno dei mestizo sapeva chi era e ci furono mormorii<br />
sommersi, in lingua india. Una guardia del corpo a loro non faceva nessuna<br />
paura. Felham riconobbe il capo del gruppo e gli parlò in un portoghese<br />
stentato, mentre si guardava intorno, studiando la situazione.<br />
C'erano dozzine di animali legati per gli zoccoli o per le zampe o per<br />
i talloni. Alcuni erano vivi, più o meno, respiravano affannosamente<br />
accucciati nelle ombre nebbiose della notte fonda. Altri pendevano silenziosi<br />
e senza vita sotto teloni o su dei fuochi che bruciavano lentamente.<br />
Vicino, erano ammassati resti di cremazioni - carcasse macellate,<br />
ossa sparse e ceneri mischiate di quelle che un tempo erano forme di<br />
vita. Presto, ne sarebbe scomparsa ogni traccia. Felham ancora non lo<br />
capiva, ma i profitti di Bijou non erano semplicemente il risultato di normali<br />
operazioni di espropriazione ai danni degli indio locali. C'erano<br />
altri crematori del genere in tutta l'Amazzonia, centinaia.<br />
"Dov'è il mio giaguaro?" chiese Felham.<br />
"Nessun giaguaro qui." Arrivò sinistra la risposta.<br />
Dietro chi aveva parlato qualcuno emise una sonora scoreggia.<br />
Felham gli si avvicino e ripeté la domanda.<br />
L'uomo sbadigliò, sputò e girò la schiena. Felham sapeva che era<br />
quello il fottuto bastardo che cercava. Aprì con un calcio l'apertura della<br />
tenda dell'uomo, dalla quale usciva del fumo. La pelle liscia con la macchia<br />
a farfalla nel punto in cui una freccia gli aveva forato la pelliccia da<br />
cucciolo, una macchia che si era ingrandita mentre Coocoo cresceva<br />
curato da Felham - era lì. La pelle era umida. Il corpo era stato arrostito<br />
e quasi del tutto consumato.<br />
Questa volta, comunque, Felham controllò l'impulso, soffocando la<br />
sua reazione istintiva. Muppet era rimasto a dormire. A Felham non piaceva<br />
la situazione.<br />
Mentre lasciava il campo, lo seguirono le risate e l'abbaiare affamato<br />
dei cani.<br />
Aspettò un po' di giorni, poi fece quello che nessuno si sarebbe<br />
aspettato, neanche Bijou - al quale le voci arrivavano velocemente.<br />
Felham tornò al campo, questa volta con Muppet. Era pieno giorno e<br />
molti degli abitanti del campo non c'erano. Felham non aveva dormito<br />
per due notti, pensando al tutto.<br />
Quelle due notti furono sicuramente un primo catalizzatore. E quan-<br />
do me lo immagino, è come vedere Pascal, o Margaret Cavendish o<br />
Jean-Jaques Rousseau in Amazzonia. Felham aveva già provato un desiderio<br />
di morte. Aveva visto e fatto cose che poche persone avrebbero<br />
potuto credere possibili. Come avesse potuto conciliare omicidio e autodifesa<br />
per i mercanti di droga; come il mio talento precoce fosse arrivato<br />
a svanire nel mezzo della giungla e come il confronto coi bracconieri<br />
si ergesse contro questo scenario di tradimento, non porta necessariamente,<br />
nella mia mente, alla filosofia. Diventa disgusto totale.<br />
Comunque, Felham ci pensò a fondo. E i risultati dei suoi pensieri<br />
avrebbero avuto drammatiche conseguenze.<br />
Lui e Muppet erano risoluti a vendicare la barbarie, per quanto possibile.<br />
Eliminarono tutte le piccole resistenze che incontrarono, uccidendo<br />
parecchi uomini e poi procedettero a liberare gli animali. Molti di loro<br />
erano già morti. Alcuni furono in grado di tornare da soli nella giungla<br />
condannata. Una delle creature - una pantera nera - saltò addosso a<br />
Felham, aprendogli la parte superiore del torso e la gola con un'unica, terrificante<br />
artigliata. Da quel momento, Felham imparò ad indossare abbigliamento<br />
protettivo. Ma avrebbe sempre amato la ferita. Liberare dal<br />
dolore, vedere quegli animali correre nella foresta, costituì il momento più<br />
alto della vita di Muppet. Anche lui si era preparato per quel momento e<br />
anche lui aveva superato il suo Stige, durante la scuola superiore.<br />
Era la fine dei loro giorni con la Compagnia e l'inizio del loro viaggio<br />
segreto.<br />
Qualcuno potrebbe descriverla semplicemente come una forma di<br />
ricerca del Sé. Non penso assolutamente che si trattasse di questo.<br />
Felham era al di là delle semplici descrizioni. Si era addestrato nel prendere<br />
decisioni. Non era più il Felham con cui ero cresciuto.<br />
Il ristorante era affollato. Jessie era in ritardo di venti minuti. Felham<br />
aveva trascorso l'ora precedente sistemando i registri nel retro, di sopra,<br />
poi aveva preparato un piatto di antipasto nell'attesa.<br />
"Ciao Clyde" disse abbastanza rilassata. Il loro tavolo era nell'angolo,<br />
proprio sopra l'acqua. Felham aveva preso la precauzione di lasciare<br />
il nome di chi aveva prenotato - Clyde Maybe - alla capo-cameriera, Liz,<br />
all'ingresso. "Saremo in tre" l'aveva informata.<br />
Si alzò e offrì la sedia a Jessie. Lei notò una cicatrice sulla sua mano<br />
sinistra che non aveva notato prima. La pelle era frastagliata, come se si<br />
fosse tagliato con del vetro e la ferita non fosse mai guarita del tutto. Fu<br />
sorpresa di non essersene accorta durante il primo incontro. Era bruttissima.<br />
La curiosità le rimase a lungo, anche dopo i primi momenti di<br />
parole banali. Jessie si guardò attorno un po' di volte, ammirando la