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La dimensione etica della politica - Istituto Luigi Sturzo

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anziché verso la natura, verso la cultura anziché verso il sangue, verso la libertà anziché<br />

verso la necessità, verso il futuro anziché verso il passato. <strong>La</strong> fraternità non<br />

naturale si deve costruire, si può scegliere. E così per la solidarietà.<br />

Il doppio avvicinamento tra famiglia e solidarietà provoca perciò tanto una<br />

complicità quanto dei contraccolpi: a volte previsti, altre volte del tutto imprevisti.<br />

Il modello organicistico<br />

<strong>La</strong> si prenda sul lato <strong>della</strong> solidarietà allargata, o su quello di una solidarietà<br />

ristretta, l’<strong>etica</strong> <strong>della</strong> famiglia continua a rimanere dipendente da un’immagine tradizionalistica<br />

che non le compete, le fa ingiustizia, e rischia alla fine di significare<br />

veramente poco, sia in sé sia in riferimento alle presunte epoche a cui si riferisce.<br />

<strong>La</strong> famiglia è stata infatti nel passato più allargata di quanto non sostenga la sua<br />

immagine polemica.<br />

Il carattere ideologico <strong>della</strong> rappresentazione in chiave tradizionalistica <strong>della</strong><br />

famiglia va denunciato 23 . Il problema non si esaurisce tuttavia restituendole la sua<br />

forza di matrice per una solidarietà allargata, perché si dovrà anche cercare di comprendere<br />

come mai l’intreccio tra il linguaggio <strong>della</strong> famiglia e quello <strong>della</strong> solidarietà<br />

sia giunto fino al punto d’implosione, e allo sfaldamento per sopravvenuta, e<br />

reciproca, irriconoscibilità: cosa che avviene, di ritorno, anche quando la solidarietà,<br />

scippata alla famiglia, le viene polemicamente – ma privatamente – riconsegnata<br />

dinnanzi allo smarrimento pubblico dei legami.<br />

All’implosione non si arriva per fraintendimenti unilaterali, consumati in alternativa<br />

sul lato <strong>della</strong> solidarietà piuttosto che su quello <strong>della</strong> famiglia. Su di un<br />

versante e sull’altro si ripropongono infatti, solo cambiate di segno, le identiche<br />

precomprensioni. Tra queste, due risultano particolarmente sfruttate nelle polemiche<br />

sulla solidarietà: il modello organicistico, e il compiacimento sacrificale del dovere<br />

di solidarietà.<br />

L’immagine <strong>della</strong> famiglia viene da sempre chiamata in causa in maniera diretta<br />

a proposito dell’idea, e di un’<strong>etica</strong>, <strong>della</strong> solidarietà: non solo perché la famiglia<br />

è un luogo umano imprescindibile per la pratica giornaliera <strong>della</strong> solidarietà,<br />

ma soprattutto perché, da Aristotele in poi, essa viene vista come il primo, decisivo<br />

snodo del legame sociale – legame che si traduce proprio in termini di solidarietà.<br />

Famiglia e solidarietà si ritrovano dunque vicine intorno all’interpretazione del legame<br />

sociale: la solidarietà sociale viene pensata per analogia con l’unità familiare,<br />

e l’unità <strong>della</strong> famiglia viene a sua volta interpretata come un luogo esemplare <strong>della</strong><br />

solidarietà sociale.<br />

23 Cfr. X. <strong>La</strong>croix, Di carne e di parola. Dare un fondamento alla famiglia, Vita e Pensiero, Milano<br />

2007, pp. 43 ss.<br />

Civitas / Anno VIII - n. 2-3 - Maggio-Dicembre 2011<br />

Franco Riva<br />

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