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La dimensione etica della politica - Istituto Luigi Sturzo

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Giorgia <strong>La</strong>tini<br />

tire, con l’uso di risorse pubbliche, agevolazioni economiche a favore delle famiglie. I più<br />

deboli all’interno <strong>della</strong> famiglia sono i figli minorenni, e a loro favore viene garantito il diritto<br />

all’educazione e all’istruzione e se i genitori non ne sono capaci, dovrà intervenire lo<br />

Stato aiutando i coniugi a rendere meno gravosi i loro doveri attraverso le detrazioni fiscali,<br />

gli assegni familiari, la creazione di scuole pubbliche, di consultori familiari, di asili nido.<br />

E questo è uno dei modi attraverso i quali lo Stato democratico interviene nel sistema economico<br />

attraverso la spesa pubblica per realizzare le finalità di benessere collettivo.<br />

Finora anche se lo Stato ha manifestato la sua assenza le famiglie grazie ai “risparmi<br />

dei genitori” sono riuscite a rispondere ai loro bisogni autonomamente contribuendo<br />

al benessere dell’intera società senza gravare nelle tasche statali. Ma non si può non riconoscere<br />

come oggi ci si trovi davanti a una profonda crisi <strong>della</strong> famiglia italiana. Oltre<br />

alla moltiplicazione dei divorzi e delle separazioni, la bassa natalità o il numero sempre<br />

più basso dei matrimoni stiamo assistendo infatti anche al declino di alcune caratteristiche<br />

sociali fondamentali <strong>della</strong> famiglia italiana, quale, ad esempio, la tendenza al risparmio:<br />

purtroppo, anche nelle famiglie italiane, come accade già da tempo in altri<br />

paesi occidentali, si affaccia la tendenza a spendere più di quel che si guadagna, con conseguente<br />

vulnerabilità del sistema-paese. Oggi i risparmi sono esauriti, anche perché il<br />

tasso di occupazione, soprattutto a livello giovanile, è ai minimi termini, e quindi ora<br />

serve una presenza attiva delle istituzioni per ricambiare il supporto che la famiglia ha<br />

dato all’Italia in passato. Solo partendo dalla famiglia la società può rinascere.<br />

È necessario, dunque, individuare le riforme da approvare, in via ordinaria nel breve<br />

e medio termine, per valorizzare al meglio il ruolo <strong>della</strong> famiglia nella società italiana. Le<br />

proposte in materia non mancano (dal “quoziente familiare” al “garante <strong>della</strong> famiglia”) così<br />

come non mancano le iniziative già realizzate o in corso (il bonus famiglia o le iniziative a<br />

favore <strong>della</strong> PMI). Ciò che manca è una visione d’insieme, ovvero una gerarchia degli interventi<br />

da fare ispirata a una coerente visione del ruolo <strong>della</strong> famiglia nella società italiana.<br />

Ciò potrebbe avvenire in occasione dell’attuazione del federalismo fiscale, ambito ben analizzato<br />

dal Prof. Giulio Maria Salerno che detta le linee da seguire nel testo che segue.<br />

L’incontro quindi è stata l’occasione per ribadire la centralità dell’istituto <strong>della</strong> famiglia<br />

nell’ordinamento giuridico italiano, accrescendo la consapevolezza dell’efficacia<br />

indiretta delle politiche nazionali di prossima attuazione, quali il federalismo.<br />

Sono state approfondite le opportunità e le sinergie che la definitiva attuazione del<br />

federalismo fiscale offrirà alle politiche sociali attuate dagli enti territoriali, a favore<br />

<strong>della</strong> famiglia.<br />

36<br />

Civitas / Anno VIII - n. 2-3 - Maggio-Dicembre 2011

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