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La dimensione etica della politica - Istituto Luigi Sturzo

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Giuseppe Sangiorgi<br />

noi interrogarci su quale idea di futuro la società italiana esprime oggi con le sue dinamiche<br />

e le sue stesse contraddizioni. Compiere una tale riflessione significa innanzitutto<br />

chiederci quale è lo stato <strong>della</strong> democrazia del Paese e quali sono le sue prospettive.<br />

Una democrazia che i cattolici hanno contribuito a edificare lungo un percorso<br />

complesso, che nel corso del tempo li ha resi partecipi e protagonisti sul terreno civile<br />

attraverso i loro valori e i loro riferimenti, a iniziare dagli orientamenti espressi dalla<br />

Dottrina Sociale <strong>della</strong> Chiesa e dal popolarismo sturziano. Questo percorso non può<br />

mai dirsi concluso. Esso ha avuto fasi e stagioni diverse, come quelle politiche del cattolicesimo<br />

democratico, in un continuo intreccio con gli eventi storici del Paese.<br />

Una nuova epoca<br />

Oggi stiamo vivendo una nuova epoca di cambiamento che chiama in causa<br />

la capacità progettuale di ciascuno sui diversi problemi dello sviluppo e <strong>della</strong> organizzazione<br />

dello Stato. L’enorme livello di evasione fiscale annua – oltre 150 miliardi<br />

di euro – la burocratizzazione e il costo insopportabile <strong>della</strong> macchina pubblica<br />

e dei servizi sociali, la perdurante congiuntura economica danno la misura di<br />

uno squilibrio strutturale del Paese. Tutto ciò provoca un grande disorientamento,<br />

ma deve generare anche un desiderio di rinascita e un ritrovato senso etico e civico.<br />

I conflitti tra i diversi poteri istituzionali, il susseguirsi degli scandali, la corruzione,<br />

l’indecenza dei comportamenti personali di uomini pubblici che hanno<br />

finito con il compromettere l’immagine dell’intero il Paese, l’autismo di partiti<br />

chiusi dentro le loro logiche autoreferenziali, l’oscillazione fra una prospettiva statuale<br />

unitaria e una federalista poste in contrapposizione tra loro non aiutano a fare<br />

la chiarezza necessaria sui tanti aspetti che coinvolgono la vita quotidiana, le speranze<br />

e il destino dei cittadini.<br />

Proposta di un nuovo cammino: la “Carta d’Intesa”<br />

Per tali motivi un primo gruppo di soggetti sociali cattolici da tempo legati<br />

all’appuntamento annuale <strong>della</strong> “Tre giorni di Toniolo” di Pisa San Miniato, hanno<br />

deciso di dare vita a una Carta d’Intesa per un coordinamento <strong>della</strong> loro presenza<br />

e delle loro iniziative ed hanno condiviso a Prato il 7 maggio 2011, intorno al<br />

vescovo Gastone Simoni, un documento in tal senso da portare all’attenzione di altri<br />

gruppi e di altri soggetti che hanno a cuore anch’essi il bene comune del Paese<br />

(vedi Civitas n. 3/2010 - n. 1./2011).<br />

Le opzioni che proponiamo muovono dagli impegni presi in questo documento;<br />

ne rappresentano un inizio operativo. Esse riguardano cinque aree tematiche<br />

– democratica, istituzionale, economica, culturale educativa e <strong>politica</strong> – affin-<br />

50<br />

Civitas / Anno VIII - n. 2-3 - Maggio-Dicembre 2011

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