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La dimensione etica della politica - Istituto Luigi Sturzo

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Flavio Mondello<br />

va dell’attività dell’Unione Europea e delle sue Istituzioni, come vede nel momento<br />

attuale l’evoluzione del processo integrativo europeo?<br />

F.M.: L’<strong>Istituto</strong> <strong>Luigi</strong> <strong>Sturzo</strong> ha voluto offrire ospitalità ad un gruppo di convinti<br />

assertori dell’idea europea, costituitosi all’inizio del 2000 come “Gruppo dei<br />

10” che ha fatto leva sull’esperienza comunitaria dei suoi membri i quali, per lungo<br />

tempo, sono stati attori, con ruoli diversi,del processo integrativo europeo.<br />

Come ha rilevato l’allora Presidente dell’<strong>Istituto</strong>, il compianto Prof Gabriele<br />

De Rosa, era opportuno favorire una migliore conoscenza <strong>della</strong> realtà dell’Unione<br />

Europea in continua evoluzione, perché i risultati straordinari conseguiti diventassero<br />

lo sprone per avere ragione delle difficoltà, talvolta delusioni, spesso delle incomprensioni<br />

o ancor più spesso <strong>della</strong> carenza di informazione che rallentano ll<br />

processo europeo. Il loro superamento evidenzia la convinzione che il fine ultimo<br />

dell’unità europea, non solo economica, ma anche <strong>politica</strong>, sia il destino di noi tutti<br />

in una Europa quale patrimonio condiviso.<br />

È questo un compito che il Gruppo dei 10, in piena adesione al metodo di lavoro<br />

comunitario, vuole perseguire per approfondire i problemi attuali formulando<br />

proposte che siano <strong>politica</strong>mente attuabili, e considerate indispensabili per cementare<br />

i popoli europei in una Unione Europea all’interno del nuovo contesto<br />

<strong>della</strong> mondializzazione. Il Gruppo è confortato dai ricorrenti apprezzamenti <strong>della</strong><br />

sua attività che si esplicita attraverso periodici Documenti.<br />

<strong>La</strong> ricchezza delle diversità<br />

– Per vincere la sfida lanciata alla identità europea il Gruppo è convinto che le<br />

diversità che caratterizzano l’Europa, quando positive, devono essere considerate<br />

una autentica e peculiare ricchezza comune, perché non impediscono la possibilità<br />

di perseguire la solidarietà tra i popoli e realizzare uno dei principali obiettivi comunitari:<br />

la coesione economica, sociale oltre che territoriale, attraverso equità e<br />

rigore, reciproco rispetto, leale cooperazione, reciproca assistenza. A tal fine occorre<br />

suscitare realizzare tra i cittadini europei un forte sentimento di cittadinanza comune.<br />

<strong>La</strong> fierezza di essere europei<br />

–IlGruppo ritiene che l’Unione Europea di oggi non è più la Comunità del<br />

cuore e <strong>della</strong> passione degli inizi <strong>della</strong> Comunità Carbosiderurgica, finalizzata ad<br />

eliminare secolari guerre fratricide ed a far sognare una Europa <strong>politica</strong>mente unita,<br />

ma è certamente l’Europa <strong>della</strong> ragione per affrontare con la fierezza di essere<br />

europei la sfida <strong>della</strong> globalizzazione dei mercati e del progressivo riequilibrio delle<br />

leadership mondiali. Leadership che, per quanto ci riguarda, non si addicono a singoli<br />

Paesi membri dell’UE ma ad una Europa che sa essere economicamente e <strong>politica</strong>mente<br />

integrata e che sa esprimersi con voce unica.<br />

Civitas / Anno VIII - n. 2-3 - Maggio-Dicembre 2011<br />

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