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La dimensione etica della politica - Istituto Luigi Sturzo

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E, per arrivare alle estreme conseguenze, a controllarle debbano poi essere<br />

due fidanzatini quando, nel loro quotidiano dialogo telefonico, stanno per pronunciare<br />

parole denotanti uno stato d’animo gioioso e pieno di effusioni d’amore.<br />

Sono portati a farlo, perché nella loro mente riaffiora, inconsapevolmente, quell’immagine<br />

che ci ha accompagnato nella nostra infanzia, con cui venivano tappezzati<br />

i muri delle città, raffigurante la faccia di un uomo dall’espressione dura e dallo<br />

sguardo truce che, con l’indice teso e fissandoti negli occhi con paurosa intensità,<br />

esclamava: “taci, il nemico ti ascolta”.<br />

Non si sa mai, sembrano dirsi i due fidanzatini, se qualcuno, ascoltando la nostra<br />

conversazione, possa anche dedurre che il nostro amore e i nostri baci siano<br />

<strong>etica</strong>mente non corretti!<br />

E, sembrano dirsi ancora: per un solo bacio che ha fatto il giro del mondo, su<br />

cui si è costruita tutta una leggenda e che nei fatti tale bacio mai è stato dato, Andreotti<br />

ha passato tanti guai.<br />

Traducendo in termini politici, i due fidanzatini sembrano l’un l’altro confidarsi:<br />

guarda che per un bacio non dato, ma magistralmente diffuso e mediatizzato,<br />

è cambiata, irreversibilmente, la storia del nostro Paese!<br />

Suvvia, il nostro non può essere e tanto meno rimanere un Paese che, per un<br />

bacio non dato, cambia e si fa cambiare il corso <strong>della</strong> sua storia!<br />

N.d.r.<br />

Lo sviluppo successivo delle vicende politiche italiane, richiamate nell’articolo del<br />

prof. Alvaro, ha portato alla formazione di un governo detto di “solidarietà nazionale”,<br />

costituito soltanto da tecnici. <strong>La</strong> <strong>politica</strong>, i partiti in particolare, hanno lasciato il campo<br />

al nuovo governo, preferendo soltanto sostenerlo senza diretti coinvolgimenti nel momento<br />

<strong>della</strong> crisi più acuta dell’economia italiana e internazionale. Crisi che rischia<br />

addirittura di mettere in forse l’intera costruzione dell’Europa Unita.<br />

«Civitas» ne seguirà l’evoluzione, ma ritiene che le valutazioni espresse dal prof. Alvaro<br />

sulla maturità <strong>politica</strong> e complessiva del nostro Paese restano a maggior ragione valide,<br />

anzi si caricano di ulteriori significati ed eventi, in quanto saranno i partiti, e la<br />

<strong>politica</strong> in generale, a doversi, inevitabilmente e direttamente, riassumere, in tempo non<br />

troppo distante, doveri e responsabilità al cospetto di una pubblica opinione (elettorato)<br />

che presto sarà chiamata a giudicarli per ieri, l’oggi e il domani. In presenza di un Paese<br />

che, nonostante i 150 anni trascorsi, è ancora più “Stato” che “Nazione” (Patria).<br />

Civitas / Anno VIII - n. 2-3 - Maggio-Dicembre 2011<br />

Giuseppe Alvaro<br />

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