Giorgio Marincola e la missione “Bamon” - Istituto per la storia della ...
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<strong>Giorgio</strong> <strong>Marinco<strong>la</strong></strong> e <strong>la</strong> <strong>missione</strong> <strong>“Bamon”</strong><br />
ganda antipartigiana e di quel<strong>la</strong> che può a<br />
buon diritto essere chiamata disinformazione,<br />
diffondendo notizie false <strong>per</strong> indurre i<br />
partigiani a venire allo sco<strong>per</strong>to, o spingere<br />
al<strong>la</strong> anche involontaria de<strong>la</strong>zione. Il Cln di<br />
Biel<strong>la</strong>, riguardo alle trasmissioni di Radio<br />
Baita, si preoccupò rapidamente di sconfessare<br />
l’iniziativa propagandistica nazifascista<br />
diffondendo un comunicato in cui i biellesi<br />
venivano avvertiti che «i nazifascisti con un<br />
ignobile quanto stupido mezzo tentano di<br />
creare <strong>la</strong> disunione e l’urto tra le forze che<br />
attivamente col<strong>la</strong>borano al<strong>la</strong> lotta di liberazione.<br />
Ben nascosta, <strong>per</strong> sfuggire al<strong>la</strong> nostra<br />
reazione, nel<strong>la</strong> così tristemente famosa Vil<strong>la</strong><br />
Schneider, “Radio Baita” vuole creare scissione<br />
fra noi con una sottile e deleteria propaganda<br />
a nome delle valorose formazioni<br />
partigiane. Ma è un tentativo così basso e<br />
cretino che dimostra unicamente l’intima debolezza<br />
dei nazifascisti. Perciò non vogliamo<br />
nemmeno controbattere le sciocche insinuazioni<br />
di “Radio Baita”» 107 .<br />
Il senso dell’espressione «una sottile e<br />
deleteria propaganda a nome delle valorose<br />
formazioni partigiane» usata in questo comunicato,<br />
in cui si <strong>per</strong>cepisce una certa preoccupazione,<br />
sta nel fatto che a Radio Baita<br />
vengono costretti a par<strong>la</strong>re alcuni partigiani<br />
arrestati nel corso dei rastrel<strong>la</strong>menti.<br />
È quanto accaduto con Pietro Tarulli, il commissario<br />
politico Barba di ferro del<strong>la</strong> brigata<br />
“Cattaneo”, arrestato, come accennato in<br />
precedenza, il 3 gennaio 1945 a Mongrando,<br />
poco a sud di Biel<strong>la</strong>. Barba di ferro venne<br />
condotto al carcere del Piazzo il 4 gennaio<br />
108 e fu costretto a par<strong>la</strong>re a Radio Baita il<br />
giorno seguente. Lo speaker annunciò infatti:<br />
«Come promessovi ieri sera ecco al mi-<br />
crofono un partigiano, anzi un commissario<br />
politico dei partigiani. È stato invitato a<br />
dire cose e fatti che corrispondono al vero.<br />
Par<strong>la</strong> il commissario politico: Barba di ferro,<br />
del movimento Giustizia e libertà». È interessante<br />
leggere <strong>la</strong> trascrizione del<strong>la</strong> tras<strong>missione</strong><br />
<strong>per</strong>ché dà l’idea di come l’obiettivo<br />
dell’o<strong>per</strong>azione Radio Baita sia quello di<br />
far presa sui componenti delle formazioni<br />
partigiane stesse. Vengono denigrati i comandi<br />
e ridicolizzate le strutture organizzative,<br />
minimizzata <strong>la</strong> forza e le possibilità del<br />
movimento armato di liberazione, sottolineandone<br />
<strong>la</strong> disomogeneità ideologica ed<br />
alludendo al<strong>la</strong> mancanza di un fine ultimo<br />
nell’opposizione al fascismo. E ancora vengono<br />
utilizzati slogan ed argomentazioni polemiche<br />
di vecchia data, come lo sbandieramento<br />
del <strong>per</strong>icolo di una rivoluzione di<br />
stampo sovietico o <strong>la</strong> natura essenzialmente<br />
intellettuale e borghese di “Giustizia e libertà”.<br />
Colpisce anche il riferimento ai contrasti<br />
tra gielle e garibaldini, che può far presupporre<br />
una certa <strong>per</strong>cezione del<strong>la</strong> realtà<br />
del contesto resistenziale biellese da parte<br />
dei nazifascisti, o anche l’estorsione di informazioni<br />
al prigioniero, propagandista suo<br />
malgrado.<br />
«Benché sia commissario politico, io di<br />
politica me ne intendo poco e così <strong>la</strong> maggior<br />
parte dei partigiani. Mi trovo con i partigiani<br />
al solo scopo di non <strong>la</strong>vorare <strong>per</strong> i tedeschi<br />
e non fare il soldato. La vita dei partigiani,<br />
non è una vita, ma un calvario di uomini<br />
e di mezzi. Solo i comandanti stanno<br />
bene e quelli che vivono realmente al soldo<br />
del nemico. La banda Giustizia e libertà è<br />
quasi esclusivamente composta da intellettuali.<br />
La nomina a Commissario Politico di<br />
107 IPSRSC, fondo Andreina Zaninetti Libano, b. Czl1, fasc. f.<br />
108 Cfr. Archivio Casa circondariale di Biel<strong>la</strong>, Carceri giudiziarie, Matrico<strong>la</strong> detenuti dal n.<br />
1 del 12 settembre 1943 al n. 1173 del 12 febbraio 1945.<br />
a. XXIX, n. s., n. 1, giugno 2009 27