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Giorgio Marincola e la missione “Bamon” - Istituto per la storia della ...

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del<strong>la</strong> gravità dell’ora presente» 61 . Occorre<br />

maggiore rigore e rivolgendosi ai commercianti,<br />

<strong>la</strong> categoria forse messa più all’indice,<br />

il novarese, nonché fascista del<strong>la</strong> prima<br />

ora, Amedeo Belloni ribadisce: «Tutti quanti<br />

siamo mobilitati e stringiamo denti e cinto<strong>la</strong><br />

<strong>per</strong> <strong>la</strong> Vittoria, che verrà, immancabile. Ma è<br />

questione di sa<strong>per</strong> considerare il cuore e <strong>la</strong><br />

coscienza più che il tonno, <strong>la</strong> marmel<strong>la</strong>ta e<br />

<strong>la</strong> farina» 62 .<br />

Ulteriore specchio in cui si riflettono le<br />

apprensioni degli italiani sono le corrispondenze<br />

e i diari di comuni cittadini; testi nei<br />

quali a fianco di notizie veritiere convivono<br />

voci e leggende del tempo di guerra. Scrive<br />

da Galliate nell’ottobre 1941 una madre al<br />

figlio prigioniero in Africa: «[...] non posso<br />

far forza sono tanto debole, dato che non<br />

c’è niente di buono da mangiare <strong>la</strong> forza continua<br />

a diminuire. Quelli che hanno soldi in<br />

abbondanza trovano ancora di tutto, pagano<br />

il <strong>la</strong>rdo anche più di quaranta lire al chilo<br />

e l’olio anche più di sessanta lire al litro e i<br />

conigli anche venticinque ventisei lire al chilo<br />

e quelli scarsi di denari bisogna che soffrano,<br />

il pane solo due etti al giorno, quelli<br />

che vanno a <strong>la</strong>vorare invece hanno l’aumento<br />

chi ne prendono tre etti chi quattro<br />

secondo il mestiere che fanno, è inutile finirà<br />

anche questa vita di miseria» 63 .<br />

Filippo Colombara<br />

Nel<strong>la</strong> lettera di una donna di Borgosesia<br />

indirizzata al marito <strong>la</strong>voratore in Germania,<br />

si legge: «Sabato 24.10 [1942] anno fatto un<br />

grande disastro a Mi<strong>la</strong>no [i bombardamenti]<br />

vi erano 27 incendi e dicono che i morti<br />

sono più che tremi<strong>la</strong> chi sa i zii? Non ne ho<br />

saputo niente <strong>per</strong>ché proprio a Viale Zara è<br />

stato molto colpito, Genova poi dicono che<br />

è tutta a terra i morti non li sanno ancora<br />

contare dicono che hanno le casse pronte<br />

e mentre sgombrano materiale trovano i<br />

morti le mettono nelle casse e le mettono<br />

nelle casse e li portano al camposanto senza<br />

più nemmeno dare funerale che non hanno<br />

il tempo a Genova è stato pure il Re e <strong>la</strong> Regina<br />

<strong>per</strong> visitare i disastri e i genovesi li hanno<br />

fischiati dicendogli che non è loro che<br />

vogliono è l’altra testa pe<strong>la</strong>ta dicono pure<br />

che il duce ha il cancro s<strong>per</strong>iamo sia vero» 64 .<br />

Riferendosi al<strong>la</strong> questione alimentare, annota<br />

una donna valsesiana nell’aprile 1943:<br />

«Oggi deve solo mangiare chi ha i soldi, i<br />

ricconi sono loro che tengono alta <strong>la</strong> borsa<br />

nera, l’o<strong>per</strong>aio deve solo <strong>la</strong>vorare e mangiare<br />

con <strong>la</strong> pura tessera che non basta <strong>per</strong> nessuno»<br />

65 . In merito agli aspetti sa<strong>la</strong>riali del<br />

1944, si legge in una lettera proveniente da<br />

Omegna: «Hanno aumentato <strong>la</strong> paga del<br />

32% e <strong>la</strong> roba pure essa di già il 50%» 66 , e in<br />

una da Borgomanero: «Lo stipendio è una<br />

61 “Il Popolo Novarese”, 11 novembre 1943.<br />

62 “L’Italia Giovane”, 26 luglio 1941.<br />

63 Lettera al soldato Antonio Garzu<strong>la</strong>no del 12 ottobre 1941; documento riportato in R.<br />

FIAMMETTI, op. cit., p. 99.<br />

64 ACS, Mi, Dgps, Dagr, cat. A5g, seconda guerra mondiale, b. 47, f. “Vercelli”, lettera da<br />

Borgosesia del 10 novembre 1942; documento citato in PIETRO CAVALLO, Italiani in guerra.<br />

Sentimenti e immagini dal 1940 al 1943, Bologna, Il Mulino, 1997, p. 266.<br />

65 ACS, Mi, Dgps, Dagr, cat. A5g, seconda guerra mondiale, b. 47, f. “Vercelli”, lettera da<br />

Borgosesia, dell’11 aprile 1943; documento citato in P. CAVALLO, op. cit., p. 309.<br />

66 ACS, fondo Rsi, Segreteria partico<strong>la</strong>re del Duce: 1943-45. Carteggio riservato, b. 9, f. 40,<br />

sf. 3, Esame corrispondenza censurata, Notiziario Z. Esame <strong>per</strong>iodico del<strong>la</strong> corrispondenza<br />

censurata; documento citato in A. MIGNEMI, Lotta antipartigiana e spirito pubblico<br />

visti dal<strong>la</strong> censura del<strong>la</strong> repubblica di Salò, in “Resistenza unita”, n. 4, 1976.<br />

46 l’impegno

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