16.06.2013 Views

Giorgio Marincola e la missione “Bamon” - Istituto per la storia della ...

Giorgio Marincola e la missione “Bamon” - Istituto per la storia della ...

Giorgio Marincola e la missione “Bamon” - Istituto per la storia della ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Una mano a irridere lo stato di cose <strong>la</strong> procura<br />

<strong>per</strong>sino <strong>la</strong> pubblicistica fascista, <strong>la</strong> quale,<br />

assecondando <strong>la</strong> diffusa critica sul<strong>la</strong> situazione,<br />

pubblica sul <strong>per</strong>iodico novarese<br />

nel maggio ’42 una vignetta intito<strong>la</strong>ta “Plenilunio<br />

romantico”. In essa sono raffigurati<br />

due innamorati che di notte, adagiati su un<br />

prato, guardano <strong>la</strong> luna. Lui domanda: «Non<br />

dice niente al tuo cuore questa bel<strong>la</strong> luna<br />

piena?». E lei risponde: «Oh, sì: mi ricorda<br />

<strong>la</strong> frittata» 29 .<br />

Ma certo sarcasmo e ironia sono insufficienti<br />

a reggere i problemi quotidiani che si<br />

devono affrontare. I generi disponibili non<br />

sono quelli razionati e calmierati, bensì quelli<br />

a borsa nera, ad appannaggio soprattutto<br />

delle famiglie in buone condizioni economiche:<br />

«Noi abbiamo sempre mangiato bene,<br />

<strong>per</strong>ché si pagava, mio papà poteva. Come<br />

tanti altri, non è che eravamo gli unici a Gozzano.<br />

Mio papà, qualsiasi <strong>per</strong>sona che andava<br />

là, fascista o partigiano, lui comprava,<br />

non voleva fare differenze, lui rispettava tutti<br />

e difatti non ci han fatto niente. La situazione<br />

era così allora, bisognava par<strong>la</strong>re con<br />

tutti e via» (Anna Maria Ranzini) 30 . Anche<br />

gli artigiani che praticano un mestiere indispensabile<br />

<strong>per</strong> le comunità sono favoriti e<br />

se <strong>la</strong> cavano meglio di altri: «Io, a dire <strong>la</strong> verità,<br />

siccome mio papà aggiustava scarpe e<br />

le faceva nuove e i bottegai di Cellio lo conoscevano<br />

<strong>per</strong>ché in quel <strong>per</strong>iodo non si<br />

trovava neanche il cuoio <strong>per</strong> fare le scarpe<br />

Filippo Colombara<br />

e mio padre riusciva ad averne, allora in cambio<br />

di alcuni <strong>la</strong>vori riusciva a farsi dare roba<br />

in più dai negozianti» (Pina Resegotti) 31 .<br />

In circostanze del genere, l’importanza dei<br />

centri agricoli <strong>per</strong> gli approvvigionamenti<br />

alimentari diventa centrale. L’inversione del<br />

rapporto di sudditanza tra campagna e città,<br />

tra provincia e metropoli, è uno degli<br />

aspetti peculiari del <strong>per</strong>iodo 32 . Sul cibo si<br />

combatte un’estenuante guerra <strong>per</strong> <strong>la</strong> sopravvivenza;<br />

interi patrimoni sono movimentati:<br />

c’è chi è costretto a svendere i “gioielli<br />

di famiglia” pur di mangiare e c’è chi<br />

sul<strong>la</strong> fame altrui si arricchisce. Grossisti e<br />

intermediari del sistema distributivo sono i<br />

maggiori accaparratori e responsabili del<strong>la</strong><br />

lievitazione dei prezzi, mentre dalle città<br />

bombardate e dalle aree di montagna si riversano<br />

nelle campagne «folle in ansiosa ricerca<br />

di alimenti» 33 . Scrive l’arciprete di Domodosso<strong>la</strong>,<br />

don Luigi Pel<strong>la</strong>nda: «Da ogni<br />

paese partivano gruppi di <strong>per</strong>sone pronte<br />

ad ogni <strong>per</strong>icolo: il freddo, <strong>la</strong> pioggia, l’oscurità<br />

delle valli, l’affol<strong>la</strong>mento dei treni, l’irrego<strong>la</strong>rità<br />

degli orari, il <strong>per</strong>icolo di arresti, <strong>la</strong><br />

possibilità di sequestro del<strong>la</strong> roba.<br />

Gente che <strong>per</strong> anni non si era mai mossa<br />

dal<strong>la</strong> valle e non era mai stata in treno si<br />

abituò facilmente a viaggiare e a ripetere i<br />

viaggi pur di trovare merci <strong>per</strong> vivere e <strong>per</strong><br />

commerciare. E si spingeva fin nelle pianure<br />

novaresi e vercellesi e fin verso il Veneto.<br />

Tutto questo movimento significativo di<br />

29 “L’Italia Giovane”, 23 maggio 1942.<br />

30 Anna Maria Ranzini (Cavallirio, 1926, res. a Gozzano), casalinga, intervistata da Filippo<br />

Colombara e Virginia Paravati a Cesara il 30 ottobre 2001.<br />

31 Pina Resegotti, intervistata da alunni del<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> elementare di Cellio; brano edito in<br />

ALBERTO LOVATTO (a cura di), “Quando io avevo <strong>la</strong> tua età c’era <strong>la</strong> guerra”. Ricordando<br />

fascismo, guerra e Resistenza a Breia e Cellio, Isrsc Bi-Vc, 1995, p. 15.<br />

32 Cfr. ROGER ABSALOM, Per una <strong>storia</strong> di sopravvivenze. Contadini italiani e prigionieri<br />

evasi britannici, in “Italia contemporanea”, n. 140, 1980, p. 114.<br />

33 ACS, fondo Rsi, Segreteria partico<strong>la</strong>re del Duce: 1943-45. Carteggio riservato, b. 17, f.<br />

98/R, sf. Situazione annonaria (razionamento, prezzi), ripreso in A. MIGNEMI, art. cit., p. 11.<br />

38 l’impegno

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!