Giorgio Marincola e la missione “Bamon” - Istituto per la storia della ...
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del suo carattere questa tranquillità: vi si<br />
vede l’uomo posato che analizza i fatti, studia,<br />
decide. Non lo scuoterà l’onda delle<br />
passioni popo<strong>la</strong>ri e si frangerà contro di lui<br />
il tumulto del<strong>la</strong> Chiesa sollevata in un parossismo<br />
di rabbia».<br />
Il giornale sosteneva che i clericali avessero<br />
sparso notizie di una rottura con <strong>la</strong> sua<br />
famiglia; ma a Crescentino, dal treno scese<br />
con lui il fratello Paolo, che lo incoraggiava.<br />
Come sempre, «numerosi carabinieri col<br />
loro capitano; altri ve n’erano nel paese col<br />
commissario di polizia» e i preti, che <strong>per</strong> Podrecca<br />
avevano tentato disordini, «erano<br />
tutti nascosti come i topi delle chiaviche nei<br />
buchi delle rive». Fol<strong>la</strong> numerosa e Sartoris<br />
«con <strong>la</strong> sigaretta alle <strong>la</strong>bbra» procedeva in<br />
mezzo lungo <strong>la</strong> via che dal viale del<strong>la</strong> stazione<br />
conduceva nel centro del<strong>la</strong> città. Gremiti<br />
i <strong>la</strong>ti del<strong>la</strong> strada e dap<strong>per</strong>tutto donne,<br />
donne, donne. Era stata tentata una manovra<br />
sporca. Si era detto che Sartoris avrebbe<br />
sve<strong>la</strong>to quanto aveva udito in confessione.<br />
«Ma le donne di Crescentino han <strong>la</strong><br />
coscienza tranquil<strong>la</strong>». Manifesti clericali ai<br />
muri, cerimonia di espiazione in parrocchia<br />
e fol<strong>la</strong> immensa al civico quartiere. Presentato<br />
da Cugnolio, iniziò a par<strong>la</strong>re. «Dicitore<br />
semplice e piano, senza intonazioni chiesastiche,<br />
egli è subito padrone dell’uditorio,<br />
che vibra ad ogni sua paro<strong>la</strong>». Criticò <strong>la</strong><br />
Chiesa che usava in Spagna <strong>la</strong> violenza, con<br />
l’uccisione del modernista Ferrer, a Vercelli<br />
l’ingiuria. Interca<strong>la</strong>va battute divertenti.<br />
«Ai danni dei <strong>la</strong>voratori fu creato il fantoc-<br />
Marilena Vittone<br />
cio di dio». Disse che dietro a «questo dio<br />
artificiale stanno nascosti preti e padroni.<br />
[...] <strong>la</strong> gente che andò a casa quel<strong>la</strong> sera, non<br />
temeva certo più né diavolo né inferno. V’erano<br />
molte donne e furono quelle che risero<br />
di più». E mentre papa Pio X prescrisse a<br />
tutti i sacerdoti il giuramento antimodernista<br />
e il Partito socialista si divise tra i favorevoli<br />
all’azione diretta in vista di una rivoluzione<br />
e i moderati-gradualisti, Sartoris incominciò<br />
<strong>la</strong> sua <strong>per</strong>sonale battaglia, tra successi<br />
e sconfitte.<br />
Vigi<strong>la</strong>nza e censura: le conferenze<br />
«Il suo colore politico è socialista e anticlericale».<br />
Così lo schedò, il 23 gennaio<br />
1910, <strong>la</strong> Prefettura di Pavia. «Già sacerdote,<br />
ora senza occupazione, celibe». Le sue caratteristiche<br />
fisiche e intellettuali furono oggetto<br />
di misure antropometriche 15 . In <strong>per</strong>fetto<br />
linguaggio lombrosiano sono riportati<br />
tutti i connotati, a cominciare dal<strong>la</strong> statura:<br />
m 1,60. Corporatura: tarchiata; capelli:<br />
biondi; viso: forma rotonda; fronte forma:<br />
media; occhio: colore chiaro; naso forma:<br />
corto; naso dimensioni: grosso; baffi: colore<br />
biondo. Barba forma: piccolo pizzo e di<br />
colore biondo (mandibo<strong>la</strong>, mento rughe,<br />
non segna<strong>la</strong>te). Bocca: dimensione rego<strong>la</strong>re.<br />
Collo, spalle, gambe, mani, piedi: non<br />
segna<strong>la</strong>ti. Andatura: svelta. Espressione fisionomica:<br />
antipatica. Abbigliamento e segni<br />
speciali: non segna<strong>la</strong>ti.<br />
E con questo ritratto, che mesco<strong>la</strong> scien-<br />
15 «Si fa risalire <strong>la</strong> nascita dell’antropometria scientifica al <strong>la</strong>voro di Alphonse Bertillon,<br />
che verso <strong>la</strong> fine dell’Ottocento nota come varie misure ossee rimangano costanti nel corso<br />
del<strong>la</strong> vita adulta, e si serve di questa osservazione <strong>per</strong> proporre di caratterizzare ciascuno<br />
di noi con undici numeri, cioè undici misure che ne definiranno l’aspetto. In questo modo,<br />
Bertillon si propone di fornire al<strong>la</strong> polizia un criterio obiettivo <strong>per</strong> identificare cadaveri di<br />
sconosciuti e soprattutto <strong>per</strong> descrivere i criminali evitando che si spaccino <strong>per</strong> qualcun<br />
altro», in GUIDO BARBUJANI - PIETRO CHELI, Sono razzista, ma sto cercando di smettere, Roma-<br />
Bari, Laterza, 2008, p. 43.<br />
82 l’impegno