16.06.2013 Views

Giorgio Marincola e la missione “Bamon” - Istituto per la storia della ...

Giorgio Marincola e la missione “Bamon” - Istituto per la storia della ...

Giorgio Marincola e la missione “Bamon” - Istituto per la storia della ...

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

dicali. Ma i cartelli più numerosi sono quelli<br />

con <strong>la</strong> scritta «Viva noi!» e ciò <strong>la</strong> dice lunga<br />

sull’autentico spirito del<strong>la</strong> rivolta, collegata<br />

con quelle “senza segno” del 1797.<br />

La primavera del 1797 è stata molto piovosa<br />

ed i parassiti del frumento sono molto<br />

aumentati: i bruchi hanno roso i germogli e<br />

così, dato lo scarso raccolto dell’anno precedente,<br />

si ha un triste presagio di carestia<br />

dell’annata. La svalutazione del<strong>la</strong> moneta e<br />

dei “biglietti delle finanze”, e <strong>la</strong> connessa<br />

specu<strong>la</strong>zione, aumentano il prezzo del<strong>la</strong> merce,<br />

con molta pena <strong>per</strong> i ceti più poveri e anche<br />

artigianali nelle campagne e nelle città.<br />

Il primo moto avviene a Saluzzo il 16 luglio<br />

1797 in quanto il prefetto si è rifiutato<br />

di riconoscere il diritto consuetudinario di<br />

spigo<strong>la</strong>tura: dopo che le donne hanno tentato<br />

di liberare gli uomini arrestati, il prefetto<br />

cede; lo stesso giorno a Fossano i contadini<br />

occupano <strong>la</strong> sa<strong>la</strong> consiliare, rec<strong>la</strong>mando<br />

il ribasso del sale e del vino. Il 20 luglio<br />

a Racconigi i braccianti occupano <strong>la</strong> piazza<br />

del mercato richiedendo il ribasso del grano<br />

e saccheggiano i negozi. Una dozzina di dimostranti<br />

sono fuci<strong>la</strong>ti. Altri tumulti avvengono<br />

a Levaldigi, Carignano, Benevagenna,<br />

Caramagna e Savigliano, dove il 23 luglio<br />

due squadroni di cavalleggeri e due dragoni<br />

sciolgono l’assembramento e quaranta<br />

contadini sono imprigionati.<br />

Moti antifeudali avvengono pure a None<br />

(21-22 luglio); disordini sono anche segna<strong>la</strong>ti<br />

a Cercenasco, Pancalieri, Casalgrasso,<br />

Vil<strong>la</strong>franca e a Piobesia, dove i soldati del re<br />

Gustavo Buratti<br />

uccidono il trombettiere contadino (24 luglio);<br />

a Osasio e a Bricherasio, dove il conte<br />

feudatario è obbligato a firmare il memoriale<br />

che concederà il libero uso di certi pascoli<br />

sino ad allora privilegio dei nobili; a Moncalvo,<br />

Tonco, Calliano e a San Damiano, dove<br />

è fuci<strong>la</strong>to il capo degli insorti. A Chieri sono<br />

fuci<strong>la</strong>ti ventinove contadini tra coloro che<br />

il 23 e il 24 luglio hanno occupato il pa<strong>la</strong>zzo<br />

comunale. A Revello tremi<strong>la</strong> viton, quasi<br />

tutti montanari delle valli occitane, formano<br />

una sedicente “armata piemontese”. A Novara<br />

il moto è chiaramente diretto dai giacobini,<br />

molti provenienti dal Mi<strong>la</strong>nese, dove<br />

avevano formato una “legione lombarda”.<br />

Ad Asti, a fine luglio, i moti hanno un’inversione<br />

dei ruoli, anticipando lo schema che<br />

caratterizzerà il 1799: i borghesi proc<strong>la</strong>mano<br />

<strong>la</strong> Repubblica (come ad Alba nell’aprile<br />

1796), mentre i contadini scatenano <strong>la</strong> controrivoluzione,<br />

travolgendo il tentativo giacobino<br />

dei cittadini che non riescono a coinvolgere<br />

le campagne 2 .<br />

Anche a Biel<strong>la</strong> l’annuncio dei prezzi e <strong>la</strong><br />

scarsità di granaglie provoca un forte malcontento<br />

gravido di tensione. Il 17 luglio <strong>la</strong><br />

municipalità provvede ad acquistare a Vercelli<br />

segale e granoturco <strong>per</strong> rifornire il mercato<br />

di Biel<strong>la</strong> ma, poiché le granaglie provengono<br />

dal Vercellese e dal<strong>la</strong> Lomellina, occorre<br />

aumentare il prezzo <strong>per</strong> il costo del trasporto<br />

sino a Biel<strong>la</strong> Piazzo, dove è <strong>la</strong> sede<br />

del municipio ed è prevista <strong>la</strong> rivendita; oltre<br />

alle spese di viaggio occorre prevedere il<br />

rischio cui sono sottoposti i carrettieri, fa-<br />

ministro degli Esteri del Direttorio, in data 11 ventoso, anno VII (1 febbraio 1799), in Correspondance<br />

Politiques, Turin, v. 278, Paris, Archives Affaires Étrangères. La notizia è riportata<br />

anche in “Il Repubblicano Piemontese”, Torino, 12 ventoso, anno VII (2 marzo 1799). Louis<br />

Michel Le Peletier de Saint-Fergeau (1760-1793), già deputato del<strong>la</strong> nobiltà agli Stati generali,<br />

passò ai giacobini; fu assassinato dai monarchici dopo aver votato <strong>la</strong> morte del re.<br />

2 MICHELE RUGGIERO, La rivolta dei contadini piemontesi 1796-1802, Torino, Piemonte<br />

in bancarel<strong>la</strong>, 1974, p. 75.<br />

92 l’impegno

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!