Giorgio Marincola e la missione “Bamon” - Istituto per la storia della ...
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«Del<strong>la</strong> causa del fisco di questa città formata<br />
in dipendenza del Regio Editto delli 26<br />
luglio ultimo scorso contro li Gioanni Coda<br />
fu Gioanni di Cossi<strong>la</strong>, contro Pietro Mosca<br />
fu Stefano di Cossi<strong>la</strong>, Pietro Livorno fu Giacomo<br />
di Miagliano, Giacomo Beltramo fu<br />
Antonio di Occhieppo Inferiore e Pietro Antonio<br />
Maffiotto di Gio. Martino di Camburzano,<br />
Domenico Perrone fu Gio. di Camburzano,<br />
Pietro Corso fu Gaspare di Vandorno<br />
sobborbio di questa città, Anna Maria fu<br />
Antonio Perrona moglie di Gioanni Cravaria<br />
Gustavo Buratti<br />
di Vandorno 9 , tutti detenuti in queste Regie<br />
Carceri, arrestati dal militare <strong>la</strong> mattina delli<br />
28 dello scorso luglio, al<strong>la</strong> riserva del Corso<br />
arrestato li 31 dello stesso mese, ed inquisiti<br />
1 o tutti in comune di essere stati notoriamente<br />
i principali involti nel saccheggio dato<br />
al monastero di S.a Caterina di questa Città<br />
li 27 detto luglio ed il Coda in partico<strong>la</strong>re, di<br />
essere stato un dei principali autori de’ tumulti,<br />
e saccheggi seguiti in questa città di<br />
detto giorno, e degli insulti usati a Carlo Felice<br />
Cerreti nel<strong>la</strong> pubblica contrada <strong>la</strong> matti-<br />
duta del 15 agosto il conte Via<strong>la</strong>rdi è sostituito dal sindaco cav. Leone Vil<strong>la</strong>ni; partecipano<br />
al giudizio pure il cav. D’Agliè comandante, intendente Rubatti e il viceprefetto conte Agostino<br />
Tecio di Bajo (quest’ultimo con il ritorno dei francesi dopo Marengo è deportato dal<br />
generale Emmanuel Grouchy a Grénoble su istanza dei patrioti giacobini che volevano punire<br />
i loro vecchi <strong>per</strong>secutori). Il segretario che redige manualmente le sentenze è il notaio Giacomo<br />
Scaravelli, segretamente giacobino, membro del partito italianista facente capo a Felice<br />
Bongiovanni. Con l’annessione del Piemonte al<strong>la</strong> Francia, Scaravelli è nominato segretario<br />
del<strong>la</strong> Sottoprefettura (sottoprefetto Pierre Bavoux). Nel 1806 è uno dei promotori del<strong>la</strong> “Società<br />
d’Emu<strong>la</strong>zione Circondario di Biel<strong>la</strong>” finalizzata al<strong>la</strong> promozione dell’economia biellese.<br />
9 Il manoscritto è stato mal decodificato. In realtà si tratta di Maria Anna Perona fu Antonio,<br />
nata al Vandorno di Biel<strong>la</strong> nel 1748 circa, sposata a Giovanni Maria Cravario fu Domenico<br />
il 1 febbraio 1768, madre di tre figli: Sebastiano Antonio Cravario (con discendenza), nato<br />
il 4 ottobre 1771, Agostina Maria, nata il 6 giugno 1775, e Anna Agostina, nata il 7 agosto<br />
1778. Al momento del<strong>la</strong> pena, <strong>la</strong> Cravario in Perona era nonna. Morta al Vandorno il 22 marzo<br />
1808 a circa 60 anni. Grazie al<strong>la</strong> col<strong>la</strong>borazione di Mario Coda, ispettore onorario degli archivi,<br />
siamo riusciti ad identificare anagraficamente anche gli altri giustiziati (benché nomi e paternità<br />
non siano sempre attendibili), tranne l’altro capo del<strong>la</strong> sommossa, Giovanni Coda fu Giovanni,<br />
in quanto le sentenze non riportano né le età né altri dati anagrafici <strong>per</strong> distinguere i doppi<br />
cognomi e le numerose omonimie. Si tratta di: Pietro Mosca di Stefano e di Caterina Serra<br />
fu Pietro, nato a Cossi<strong>la</strong> San Grato il 26 ottobre 1773. Pietro Livorno di Giacomo e di Ludovica<br />
Galletti, nato a Miagliano il 22 novembre 1771. Giacomo Beltramo di Antonino e di Anna Maria<br />
Zanetti di Antonio, nato a Occhieppo Inferiore il 19 giugno 1769. La sua vicenda è partico<strong>la</strong>rmente<br />
tragica in quanto, coniugato (il 2 febbraio 1796) con Caterina Frassati di Giuseppe,<br />
al<strong>la</strong> fuci<strong>la</strong>zione <strong>la</strong>sciò <strong>la</strong> moglie incinta, <strong>la</strong> quale, l’11 novembre 1797 partorì il figlio postumo<br />
Giacomo Antonio Beltrame. Pietro Antonio Maffiotto di Giovanni Martino (o Matteo) e di<br />
Lucia Perrone di Antonio, è il più giovane dei fuci<strong>la</strong>ti. Nato a Camburzano il 13 agosto 1774,<br />
<strong>la</strong>sciò <strong>la</strong> moglie da poco sposata (il 19 gennaio 1797). Domenico Perrone di Giovanni Ludovico<br />
fu Giuseppe e di Antonia, nato a Camburzano il 24 novembre 1773, sposato (il 19 gennaio<br />
1797). Pietro Corso di Gaspare e Maria, è il più anziano dei fuci<strong>la</strong>ti. Nato al Vandorno di Biel<strong>la</strong><br />
il 12 dicembre 1752, coniugato con Giovanna Bonino fu Antonio (il 7 gennaio 1777), era padre<br />
di quattro figli: Maria Caterina (nata il 15 ottobre 1780), Gaspare Antonio (nato il 2 novembre<br />
1782), Giacomo Antonio (nato l’8 gennaio 1785) e Teresa Maria (nata il 28 settembre 1793).<br />
96 l’impegno