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Giorgio Marincola e la missione “Bamon” - Istituto per la storia della ...

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Storie parallele<br />

nuto socialista (seicento <strong>per</strong>sone e l’ordine<br />

pubblico non venne in alcun modo turbato).<br />

Il 15, al Teatro comunale di Gravellona,<br />

a pagamento, discusse sul tema “Specu<strong>la</strong>zione<br />

dei preti”, sostenendo come «i preti<br />

siano gli alleati del<strong>la</strong> borghesia ai danni del<br />

povero, e dando spiegazioni, a modo suo,<br />

dei dogmi del<strong>la</strong> chiesa». «Pochi gli app<strong>la</strong>usi»<br />

di quattrocento <strong>per</strong>sone ed «è rimasta<br />

convinzione negli ascoltatori che il Sartoris<br />

altri non sia che un ambizioso pretendente<br />

forse a qualche pubblica carica, desideroso<br />

di vivere alle spalle dei credenzoni <strong>la</strong>voratori<br />

dei campi». Nel<strong>la</strong> conferenza a Cigliano,<br />

il 16 e il 17 gennaio, sul tema “Socialismo e<br />

religione”, si manifestò l’ostilità del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione.<br />

Il 22 gennaio a Buronzo tenne una conferenza<br />

sullo stesso tema e ci furono disordini.<br />

La riunione fu sciolta. Fuori dal locale moltissime<br />

donne dell’associazione cattolica e<br />

molti bambini si trattennero a salmodiare e<br />

a cantare litanie. Nessun incidente si verificò.<br />

Il 6 febbraio a Lomello parlò, sempre sul<br />

tema “Socialismo e religione”, al<strong>la</strong> Lega di<br />

resistenza dei contadini, di fronte a circa quattrocentocinquanta<br />

<strong>per</strong>sone, contadini, donne<br />

e bambini. «Le religioni tutte - come riporta<br />

il delegato di Ps - e specialmente <strong>la</strong> religione<br />

cattolica, mirano a turlupinare il popolo<br />

ed a spil<strong>la</strong>rgli denaro con <strong>la</strong> confessione,<br />

il battesimo, il matrimonio religioso ed<br />

altre cose che chiamò imposture dei preti».<br />

Sartoris ricordò Arnaldo da Brescia, Giordano<br />

Bruno e Francisco Ferrer, come vittime<br />

dei preti. Affermò come il socialismo, cui<br />

egli si era convertito, mirasse «all’elevamento<br />

delle c<strong>la</strong>ssi povere, a combattere i preti<br />

che sono gli alleati del<strong>la</strong> borghesia, e che<br />

mercé l’attività e <strong>la</strong> propaganda socialista,<br />

non vi saranno né sfruttati né sfruttatori e<br />

si conseguirà presto l’uguaglianza sociale».<br />

La riunione terminò con il grido di «Viva il<br />

socialismo».<br />

Il 7 fu vietata sul<strong>la</strong> pubblica piazza di Robbio<br />

una conferenza sul tema “Maschere di<br />

ferro”, da tenersi solo in luogo chiuso. «L’uditorio,<br />

composto di oltre un migliaio di <strong>per</strong>sone,<br />

ascoltò <strong>la</strong> conferenza con evidente<br />

curiosità e simpatia verso l’oratore che pur<br />

dichiarando di non voler fare attacchi <strong>per</strong>sonali,<br />

non si <strong>la</strong>sciava sfuggire parole piene<br />

d’ira contro i preti, specie quelli di Robbio,<br />

suo paese nativo, i quali, a suo dire, sono<br />

quelli che lo hanno continuamente ed<br />

anche di recente diffamato con <strong>la</strong> pubblica<br />

stampa, e contro i quali intende sporgere<br />

quere<strong>la</strong>».<br />

Il 12 marzo si comunicava che il giorno<br />

dopo a Vigevano si sarebbe svolta una pubblica<br />

conferenza sul tema “Cul<strong>la</strong> di Dio”;<br />

«prima un consigliere comunale del luogo,<br />

Moggia, discorrerà di libretti e tessere ai poveri.<br />

È stato disposto opportuno servizio di<br />

vigi<strong>la</strong>nza». A Ci<strong>la</strong>vegna, lo stesso giorno,<br />

conferenza sul socialismo. A Sartirana e a<br />

Breme (<strong>per</strong> ragioni di ordine pubblico in<br />

forma privata) le due conferenze di metà aprile<br />

furono accolte da fischi e proteste, <strong>la</strong> fol<strong>la</strong><br />

agitava «strumenti rumorosi»; i partecipanti<br />

furono altresì oltre duecento <strong>per</strong>sone<br />

che app<strong>la</strong>udirono. Intervennero anche due<br />

preti di Sartirana a protestare, unendosi alle<br />

donne <strong>per</strong> interrom<strong>per</strong>e con schiamazzi il<br />

conferenziere. Proteste dei «partigiani di<br />

Sartoris che coprirono con fischi e ur<strong>la</strong> le<br />

parole dei preti».<br />

Anche a Breme fischi e rumori di tutti i<br />

generi continuarono nelle adiacenze del locale.<br />

La maggior parte degli schiamazzatori<br />

erano donne, le quali inutilmente vennero<br />

esortate a smetter<strong>la</strong>; «nessun fatto di rilevanza<br />

ebbe a verificarsi mercé l’intervento<br />

del funzionario in servizio e degli agenti».<br />

Il 17 aprile, a Zenevredo, erano presenti<br />

trecento <strong>per</strong>sone. Sartoris parlò di «assurdità<br />

dei dogmi, strumento di cui si valgono<br />

i preti <strong>per</strong> tenere, in unione al<strong>la</strong> borghesia,<br />

a. XXIX, n. s., n. 1, giugno 2009 85

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