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Giorgio Marincola e la missione “Bamon” - Istituto per la storia della ...

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che parecchi maestri, avevano <strong>per</strong> loro attenzioni<br />

e premure a noi sconosciute. Ma<br />

soprattutto si arrivava da case profondamente<br />

diverse». Così scriveva Battista Santhià,<br />

dirigente comunista, facendoci riflettere<br />

su come fosse miserevole <strong>la</strong> vita contadina,<br />

in cui una ma<strong>la</strong>ttia o un incidente modificavano<br />

l’equilibrio precario delle famiglie,<br />

portandole al<strong>la</strong> fame e all’emigrazione 8 .<br />

Le prime proteste non modificarono l’esistente,<br />

si <strong>la</strong>vorava “da un sole all’altro” ma,<br />

alle elezioni del 3 giugno del 1900, gli elettori<br />

socialisti del collegio di Crescentino invitavano<br />

a votare il dottor Fabrizio Maffi, che<br />

era stato medico condotto di Bianzè e aveva<br />

conosciuto di <strong>per</strong>sona le condizioni dei<br />

sa<strong>la</strong>riati agricoli e delle mondine, quasi a<br />

voler testimoniare che un cambiamento fosse<br />

possibile, anche se ancora improbabile.<br />

Si segna<strong>la</strong>rono due contadini, Crescentino<br />

Brusotto e Antonio Angiono che, a nome<br />

del<strong>la</strong> Lega miglioramento fra contadini<br />

di Crescentino, denunciarono l’11 ottobre<br />

del 1903 «al pretore l’inosservanza del rego<strong>la</strong>mento<br />

Cantelli avvenuta nell’azienda<br />

dell’avv. Stefano Bodo, da parte di cinquanta<br />

falciatori, che, guidati dal caposquadra<br />

Marilena Vittone<br />

Antonio Morra, il 24 settembre si trovavano<br />

al <strong>la</strong>voro alle 6 del mattino, e, il giorno<br />

dopo, l’avevano sospeso alle 18.30» 9 .<br />

Ma al di là delle scarse fonti storiche, nel<br />

1904, proc<strong>la</strong>mato dal Partito socialista, si<br />

svolse lo scio<strong>per</strong>o generale, che durò una<br />

settimana e fu inteso come strumento consapevole<br />

di protesta; due anni dopo il mondo<br />

agricolo vercellese rivendicò le otto ore<br />

<strong>per</strong> <strong>la</strong> monda e l’applicazione dell’antico rego<strong>la</strong>mento<br />

del 1869 contro <strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ria (art. 14:<br />

«I <strong>la</strong>vori delle risaie dovranno cominciarsi<br />

soltanto un’ora dopo il levar del sole ed essere<br />

sospesi un’ora prima del tramonto»).<br />

L’agitazione di<strong>la</strong>gò, «grave, <strong>per</strong>ché estesa<br />

e multiforme e <strong>per</strong>ché <strong>per</strong> <strong>la</strong> prima volta vi<br />

ha fatto apparizione <strong>la</strong> violenza. Ma bisogna<br />

benanco dire che da tre anni noi lottiamo<br />

nelle forme più civili <strong>per</strong> ottenere il miglioramento<br />

delle condizioni dei poveri contadini,<br />

e che non è colpa nostra se, di fronte alle continue<br />

vio<strong>la</strong>zioni del Rego<strong>la</strong>mento Cantelli,<br />

che, praticamente, malgrado le sentenze dei<br />

magistrati, l’autorità non voleva o non poteva<br />

impedire, siamo giunti a questi ferri» 10 .<br />

E <strong>la</strong> truppa armata scorrazzava a mantenere<br />

l’ordine lungo gli argini delle risaie. Si<br />

8 BATTISTA SANTHIÀ, Con Gramsci all’Ordine Nuovo, Roma, Editori Riuniti, 1956, pp. 15-<br />

16. Egli continua descrivendo le abitazioni degli “schiavandai” (era <strong>la</strong> denominazione corrente,<br />

usata anche nei contratti di <strong>la</strong>voro, dei sa<strong>la</strong>riati fissi): «[...] erano allora malsane, basse<br />

costruzioni buie prive di finestre, dal pavimento in terra battuta. Ricordo che molto tempo<br />

prima di noi gli animali avevano nelle stalle delle <strong>la</strong>stre di pietra sotto ai piedi. Di letti non<br />

era il caso di par<strong>la</strong>re. Quattro tavole di legno su cavalletti con un pagliericcio di foglie di<br />

granturco: ecco i luoghi di riposo» (p. 16). «Le grandi lotte dei braccianti e di mondariso che<br />

si svolsero nel<strong>la</strong> zona di Santhià e nel Vercellese dovevano <strong>la</strong>sciare in me segni ben più<br />

profondi» (p. 17).<br />

9 FRANCESCO RIGAZIO, Il movimento socialista nel vercellese dalle origini al 1922.<br />

Contributo <strong>per</strong> una ricerca, in “Archivi e <strong>storia</strong>”, n. 5-6, gennaio-dicembre 1991, p. 64.<br />

10 “La Risaia”, 3 giugno 1906, p. 1. È l’avvocato Modesto Cugnolio, nato da una ricca famiglia<br />

borghese nel 1863, <strong>la</strong> mente di queste agitazioni. Fondatore delle leghe contadine,<br />

de “La Risaia”, riformista all’interno del Psi, sostenitore del rego<strong>la</strong>mento Cantelli, emanato<br />

nel 1869, Cugnolio fu eletto deputato nel 1913 e morì nel 1917 a Roma, dopo aver pronunciato<br />

un discorso al<strong>la</strong> Camera. Cfr. IRMO SASSONE, Modesto Cugnolio a sessant’anni dal<strong>la</strong> morte,<br />

in “l’impegno”, a. VII, n. 2, agosto 1987.<br />

78 l’impegno

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