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Giorgio Marincola e la missione “Bamon” - Istituto per la storia della ...

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espone che ha fatto domanda presso <strong>la</strong> Società<br />

anonima elettricità Alta Italia <strong>per</strong> avere<br />

energia elettrica onde illuminare i due<br />

cameroni che servono di alloggio ai profughi<br />

non che le re<strong>la</strong>tive <strong>la</strong>trine e scale».<br />

Si deve notare l’assenza di deliberazioni<br />

prese dal<strong>la</strong> giunta municipale <strong>per</strong> l’anno<br />

1917, così come non sono stati emessi mandati<br />

di pagamento nello stesso anno finanziario.<br />

L’anno 1917, anche <strong>per</strong> <strong>la</strong> città di Crescentino,<br />

è segnato da gravi difficoltà economiche,<br />

come si apprende anche dalle delibere<br />

assunte dal<strong>la</strong> stessa giunta municipale.<br />

Nel marzo 1917, «in seguito alle molte<br />

<strong>la</strong>gnanze e molti inconvenienti verificatisi<br />

nel<strong>la</strong> distribuzione dello zucchero [il sindaco<br />

Carlo Blotto e] questa Giunta municipale in<br />

altra seduta espresse l’avviso, che si debba<br />

aprire uno spaccio comunale applicando <strong>la</strong><br />

tessera di famiglia». Poco oltre si leggono<br />

le deroghe al<strong>la</strong> decisione assunta re<strong>la</strong>tiva<br />

«agli amma<strong>la</strong>ti a domicilio pei quali non risulta<br />

sufficiente il quantitativo di zucchero<br />

fissato dal<strong>la</strong> tessera di famiglia, sarà concesso<br />

un supplemento di un ettogramma <strong>per</strong><br />

settimana, e sarà rimesso solo dietro presentazione<br />

di certificato medico vidimato dal<br />

sindaco, e sarà valevole <strong>per</strong> quindici giorni».<br />

Nel giugno 1917 è fissato il nuovo calmiere<br />

municipale, da cui deduciamo il costo di alcuni<br />

generi alimentari e dei re<strong>la</strong>tivi prezzi:<br />

«pane comune al chilogramma 0,50 centesimi;<br />

pasta alimentare tipo unico quantità<br />

oltre ai 10 chilogrammi 0,90 centesimi; riso<br />

del consorzio granario 0,55 centesimi; <strong>la</strong>tte<br />

al litro 0,25; carne di vitello 1 a qualità, quarti<br />

d’avanti al chilogramma lire 3,75 centesimi;<br />

carne di vitello 2 a qualità, quarti d’avanti lire<br />

3,75 centesimi». E ancora, al termine del<strong>la</strong><br />

tabel<strong>la</strong>: «carne soriana o di bassa macelleria<br />

i prezzi che saranno fissati dal sindaco<br />

sentito il veterinario comunale di volta in<br />

volta», <strong>la</strong> stessa che sarà somministrata ai<br />

profughi goriziani. Ad ottobre del 1917, <strong>la</strong><br />

Alessandra Cesare<br />

situazione economica si fa più drammatica<br />

e <strong>la</strong> giunta municipale si vede costretta ad<br />

assumere <strong>la</strong> decisione di razionare il pane.<br />

«La quantità di pane da concedersi alle famiglie<br />

sarà commisurata e stabilita in proporzione<br />

del grano o del<strong>la</strong> farina che verrà<br />

mensilmente accordata a questa città, tenuto<br />

conto <strong>per</strong>ò del<strong>la</strong> condizione civile di ogni<br />

famiglia, e massime di quelle che comprendono<br />

<strong>la</strong>voratori assoggettati a rude fatica».<br />

La situazione migliora nel corso del 1918<br />

e nel verbale del<strong>la</strong> seduta del<strong>la</strong> giunta municipale<br />

del 13 novembre 1918 al quarto<br />

punto, dal titolo «sussidio <strong>per</strong> i fratelli del<br />

veneto spogliati dagli austriaci», si legge:<br />

«Vista <strong>la</strong> nota sei corrente novembre dall’illustre<br />

signor sottoprefetto di Vercelli, ed il<br />

manifesto di sua eccellenza il senatore signor<br />

ingegnere Pietro Lucca sindaco di Vercelli<br />

coi quali documenti si esortano i comuni<br />

ed i cittadini a voler concorrere nel modo<br />

più <strong>la</strong>rgo che sia possibile onde venire in<br />

soccorso ai nostri fratelli delle provincie<br />

(sic) venete invase dagli eterni e barbari<br />

nemici dell’Austria i quali abbandonando le<br />

provincie (sic) stesse tutto depredarono <strong>la</strong>sciando<br />

nel<strong>la</strong> più squallida miseria quelle<br />

patriottiche popo<strong>la</strong>zioni. Ritenuto essere<br />

doveroso rispondere al caldo appello. Unanime<br />

delibera di mettere a disposizione dell’Unione<br />

vercellese di resistenza con sede<br />

presso il Municipio di Vercelli <strong>la</strong> quale tanto<br />

si ado<strong>per</strong>a allo scopo, <strong>la</strong> somma di lire<br />

duecento da prelevarsi sul fondo stanziato<br />

<strong>per</strong> le spese impreviste nel bi<strong>la</strong>ncio 1918».<br />

L’amministrazione comunale contribuisce<br />

in favore dei profughi goriziani ancora nel<br />

1918 con <strong>la</strong> deliberazione del<strong>la</strong> somma di lire<br />

duecento da destinarsi all’Unione vercellese<br />

di resistenza; a questa data, in autunno<br />

inoltrato, molti dei profughi ospitati a Crescentino<br />

hanno già fatto ritorno nelle loro<br />

terre, mentre <strong>la</strong> famiglia Vogric è ancora qui<br />

domiciliata.<br />

70 l’impegno

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